Francia a caccia di querce secolari per ricostruire guglia Notre Dame

Lavori richiederanno 1.500 alberi fra i 150 e i 200 anni

FEB 16, 2021 -

Roma, 16 feb. (askanews) – Esperti francesi stanno setacciando le foreste del Paese alla ricerca di querce secolari per ricostruire la guglia di Notre Dame che è stata distrutta da un incendio. Lo scrive Le Parisien.

Punto di riferimento dello skyline di Parigi, la guglia di piombo e di legno di 26 metri della cattedrale, è stata abbattuta dal devastante rogo dell’aprile 2019, schiantadosi sulle volte in pietra del tetto.

Subito dopo la tragedia che ha commosso l’intero pianeta, Emmanuel Macron annunciò che la cattedrale, vecchia di 850 anni sarebbe stata ricostruita entro il 2024, ma vi erano dubbi sul fatto che la guglia, aggiunta nel 1859 dall’architetto Eugene Viollet-le-Duc, sarebbe stata riprodotta con un “gesto contemporaneo” come aveva accennato il presidente francese.

Lo scorso luglio Macron ha invece chiarito che la guglia sarà ricostruita esattamente com’era. Il che dovrebbe richiedere fino a 1.000 querce secolari, di età compresa tra i 150 e i 200 anni. Gli alberi devono essere dritti, di 50-90 centimetri di diametro e alti tra gli 8 e i 14 metri. Le querce dovranno inoltre essere abbattute entro la fine di marzo prima che la linfa si alzi, altrimenti il legno sarà troppo umido. Prima di essere trasformati in travi, i tronchi saranno lasciati asciugare per un massimo di 18 mesi.

“Si tratta di un antico patrimonio forestale, non di alberi di 20 anni, ma di quelli molto vecchi, comprese le piantagioni ordinate da ex re per costruire navi e garantire la grandezza della flotta francese”, ha dichiarato a Le Parisien, Dominique de Villebonne, vicedirettore dell’Ufficio nazionale delle foreste (Onf). “Oltre a lasciare a lungo in piedi altri alberi, ne stiamo anche piantando di nuovi in modo che le generazioni future possano creare le proprie opere eccezionali”, ha aggiunto.

Anche un certo numero di proprietari forestali privati si sono offerti di donare alberi al progetto di ricostruzione. “Sarà motivo di orgoglio se alcuni dei nostri alberi vengono utilizzati per Notre Dame”, ha dichiarato Jean-Paul Mevel, che possiede una foresta di 250 ettari in Bretagna. “E’ la prova anche di come le nostre foreste siano ben tenute e siano una risorsa per il Paese”.

Philippe Gourmain, del gruppo di professionisti forestali France Bois Forêt, che sta coordinando la ricerca delle querce adatte per la ricostruzione di Notre Dame, ha dichiarato: “Useremo un pò della storia della Francia per rifare questa storica struttura in legno”.

I lavori per il restauro della cattedrale non dovrebbero iniziare fino all’inizio del 2022. Esperti di falegnameria affermano che la ricostruzione di Notre Dame così com’era richiederà 2.000 metri quadrati di legno, pari a circa 1.500 querce secolari che dovranno essere abbattute. Il tetto della cattedrale conteneva così tante travi di legno che veniva chiamato la forêt (la foresta). Il supporto del tetto comprendeva 25 strutture triangolari alte 10 metri e larghe 14 metri alla base, poste sopra le volte in pietra della navata.

Nel 2019 i lavori si sono concentrati sulla stabilizzazione della struttura e sulla rimozione del ponteggio intorno alla guglia – che era in fase di ristrutturazione al momento dell’incendio – che è crollato fondendosi sulla struttura in pietra sottostante.