Kosovo, la sinistra nazionalista di Vetevendosje vince le elezioni

Trionfa il movimento di Kurti con il 48%. "E' stato un referendum sulla giustizia"

FEB 15, 2021 -

Roma, 15 feb. (askanews) – Il partito nazionalista e riformista di sinistra Vetevendosje (“Autodeterminazione”), all’opposizione, ha vinto le elezioni legislative di ieri in Kosovo, con un largo vantaggio sul Partito Democratico dell’ex-presidente Hashim Thaci (Pdk) e la Lega democratica dell’ex premier Avdullah Hoti (Ldk). Il gruppo di Albin Kurti è riuscito a capitalizzare la stanchezza della popolazione, afflitta da corruzione, povertà e instabilità politica, proponendo una guerra al clientelismo, che dovrà ora confermare al governo. “Questa elezione è stata un referendum sulla giustizia e l’occupazione, contro la corruzione e l’accaparramento di risorse statali”, ha commentato Kurti durante il suo discorso dopo la vittoria. “E questo non ha precedenti nel Kosovo del dopoguerra”, ha aggiunto.

Vetevendosje ha ottenuto il 48% dei voti, mentre il PDK, creato dagli ex comandanti ribelli della Guerra d’indipendenza contro le forze serbe (1998-99), ha ricevuto circa il 17% dei voti, mentre il centro-destra si è fermato al 13%. L’epidemia ha esacerbato i mali economici e sociali del Kosovo, che conta 1,8 milioni di abitanti. Nel Paese lo stipendio medio si aggira intorno ai 500 euro e i giovani, di fronte a un tasso di disoccupazione del 50%, cercano massicciamente di emigrare in Svizzera o Germania.

Nelle strade innevate di Pristina, una folla di sostenitori di Albin Kurti ha sfidato il freddo gelido per celebrare la vittoria, facendo esplodere fuochi d’artificio e sventolando la bandiera rossa albanese. I sostenitori di Albin Kurti accusano gli ex guerriglieri da tempo al vertice nel Paese di avere rovinato i primi anni di indipendenza del territorio popolato a maggioranza da cittadini albanese. “Le persone aspettano il cambiamento, aspettano la fine dei problemi che ci affliggono, come la corruzione e il nepotismo”, ha detto all’Afp il dottor Sadik Kelemendi, prima di votare. “Dobbiamo anche dedicarci alla lotta” contro un virus che ha ucciso più di 1.500 persone, ha aggiunto.

Il Partito democratico del Kosovo ha preso parte alla campagna elettorale senza alcuni suoi leader come l’ex presidente Hashim Thaçi, incriminato a novembre dalla giustizia internazionale per i crimini di guerra compiuti durante e dopo il conflitto contro le forze serbe. Da parte sua, invece, Vetevendosje ha ricevuto il sostegno del presidente ad interim Vjosa Osmani, 38 anni, simbolo di una classe politica di nuova generazione che ha lasciato l’Ldk di centro-destra del primo ministro uscente Hoti.

Vetevendosje era stato il partito più eletto anche alle ultime due elezioni legislative, ma era stato estromesso dal potere dalle coalizioni concluse dagli altri contendenti. Nel 2020, il governo di Albin Kurti aveva resistito per circa cinquanta giorni prima di essere rovesciato. Questa volta, però, il suo movimento può sperare in una maggioranza di governo solida, soprattutto sdse si alleerà con i partiti che rappresentano le minoranze, che hanno 20 seggi su 120 in parlamento. Secndo gli analisti, comunque, per ottenerla dovrà superare le remore di alcuni che non condividono totalmente il programma di questo movimento, un tempo noto per le sue violente proteste e la retorica anti-occidentale.