##UE sostiene OMS per vaccinazioni in Paesi partenariato orientale

Ambasciatore Parenti: non si vince pandemia solo giocando in difesa

FEB 11, 2021 -

Milano, 11 feb. (askanews) – L’Unione europea (UE) e l’Ufficio regionale dell’Oms per l’Europa lavoreranno insieme in un progetto senza precedenti, per sostenere la diffusione dei vaccini anti COVID 19 e della vaccinazione nei sei paesi del partenariato orientale dell’UE: Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Georgia, Repubblica di Moldova e l’Ucraina.

“Per la Ue è chiaro che la pandemia non la si vince solo giocando in difesa, all’interno dei nostri confini”. Commenta ad askanews Antonio Parenti, a capo della Rappresentanza della Commissione Europea in Italia. “È necessario che tutti i paesi superino la pandemia se vogliamo essere veramente sicuri di poter tornare alla normalità”.

Il partenariato orientale (PO) ha come obiettivo il rafforzamento dell’associazione politica e dell’integrazione economica di sei paesi partner dell’Europa orientale e del Caucaso meridionale. Varato nel 2009, vede già in essere accordi di associazione o di libero scambio tra l’UE e la Georgia, la Moldova e l’Ucraina, mentre con l’Armenia c’è un accordo di partenariato globale, rafforzato e firmato nel 2017.

Il progetto, finanziato dall’Ue e implementato dall’Oms, coprirà tutte le fasi di diffusione del vaccino e di vaccinazione contro il Covid-19. Servirà anche come importante investimento per rafforzare i sistemi di immunizzazione di routine nei sei Paesi.

Con un budget totale di 40 milioni di euro su un periodo di tre anni, è la più grande azione congiunta Ue e Oms mai realizzata nella Regione Europea, a completamento di iniziative di solidarietà globale e regionale, come il COVAX Facility, co-guidato dall’OMS, e il meccanismo di condivisione dell’UE, per garantire l’accesso ai vaccini in questi paesi.

Secondo l’Oms questa iniziativa, “generosamente sostenuta dall’Unione Europea”, consentirà all’Ufficio Regionale per l’Europa dell’Oms “di garantire che i Paesi del Partenariato orientale siano ben preparati, che siano in atto sistemi di immunizzazione e che il personale sia formato per fornire Vaccini Covid-19 a coloro che ne hanno più bisogno”, ha affermato Hans Henri P. Kluge, direttore regionale dell’Oms per l’Europa.

“Questo impegno – precisa Parenti – a lavorare con la OMS si inserisce esattamente in questo contesto: aiutare Paesi a noi vicini con i quali abbiamo costanti scambi di persone e commerciali a combattere il virus in maniera adeguate e, in prospettiva, per aiutarli a risollevarsi più rapidamente dalla crisi socio-economica che colpisce anche loro”.

Il monitoraggio dell’assunzione e della sicurezza dei vaccini deve continuare man mano che vengono introdotti più vaccini tra le popolazioni. “Tutti noi abbiamo la responsabilità di assicurarci che nessun paese sia lasciato indietro in questo complesso processo”, chiosa Kluge.

(di Cristina Giuliano)