Rapporto: nel mondo 1.000 mld Usd di oleodotti-gasdotti in cantiere

Progetti che spesso cozzano con impegni a decarbonizzazione

FEB 2, 2021 -

Roma, 2 feb. (askanews) – La pandemia Covid-19 e gli impegni dei governi alla decarbonizzazione sono in rotta di collisione con l’espansione dell’industria degli oleodotti e dei gasdotti in tutto il mondo che, al momento, ha in cantiere investimenti per oltre 1.000 miliardi di dollari. Lo segnala un rapporto di Global Energy Monitor.

Il rapporto, intitolato “Pipeline Bubble”, ha rilevato che “il Covid-19 ha danneggiato decisioni d’investimento e lavori di costruzione di numerose pipeline, in particolare in Nord America, spostando le previsioni per la produzione di petrolio e gas e per l’espansione dell’infrastruttura e accelerando la transizione all’energia pulita”. Cionondimeno, continua, “con gran parte di queste interruzioni che ha la forma di dilazioni e non di cancellazioni, la curva di crescita dell’attuale sistema di pipeline viene piegata, non interrotta”.

Sono 468 i progetti di costruzione di nuove pipeline o di espansione di pipeline già esistenti per un totale di 37mila km di oleodotti e 175mila km di gasdotti. L’investmento ammonta a 1.070 miliardi di dollari.

L’industria dell’energia, in questo momento, è in effetti sotto particolare pressione. Alla sfida su breve termine della pandemia, che ha fatto crollare il prezzo del petrolio e del gas, si somma l’impegno assunto da alcune delle principali economie mondiali – Cina, Ue, Giappone, Corea del Sud – di procedere sulla via della decarbonizazione e che potrebbe portare a interruzioni premature di alcuni dei progetti.