Kim Jong Un rilancia su nucleare: rafforzeremo l’arsenale

Il leader nordcoreano: gli Stati uniti sono il nostro nemico

GEN 13, 2021 -

Roma, 13 gen. (askanews) – Il leader supremo nordcoreano Kim Jong Un, nel suo discorso conclusivo all’VIII Congresso del Partito dei lavoratori coreani, ha richiamato il programma nucleare ribadendo che il paese lo rafforzerà. Lo hanno reso noto oggi i media di stato nordcoreani.

Il raro congresso del partito – di fatto un monologo di Kim – è stato chiuso ieri dal leader, dopo essere stato aperto il 5 gennaio. Quindi una settimana di lavori, l’assise più lunga dopo quella del 1972 che durò 12 giorni.

“Rafforzando ulteriormente il nostro deterrente bellico nucleare, dobbiamo fare tutto il possibile per costruire le più potenti capacità militari”, ha detto Kim Jong Un. “Dobbiamo spingere per rendere i nostri corpi militari più d’élite e più forti, dobbiamo averli preparati al meglio per svolgere i loro compiti contro ogni forma di minaccia o di situazione inattesa”.

Si tratta di dichiarazioni destinate a esacerbare le relazioni con la Corea del Sud, che ha mantenuto il più possibile la porta aperta al negoziato durante la presidenza del progressista Moon Jae-in. Ma anche di un segnale all’amministrazione Usa entrante di Joe Biden, dopo che la presidenza di Donald Trump è stata caratterizzata da un negoziato poi arenatosi. Non a caso Kim ha ribadito esplicitamente che gli Usa sono “il principale nemico” rispetto al quale rafforzare l’arsenale nucleare.

Oggi un funzionario del ministero dell’Unificazione sudcoreano, tuttavia, ha dichiarato all’agenzia di stampa Yonhap che le dichiarazioni di Kim, nonostante siano state pesanti, “lasciano ancora moltre possibilità aperte” a un’evoluzione del dialogo. Che, però, di certo appare molto più complesso.

Kim è anche tornato sulla questione dell’economia, dopo che in apertura del congresso aveva dichiarato il fallimento del precedente piano quinquennale. “Il futuro delle nostre conquiste socialiste dipende da come concretizzeremo le decisioni assunte in questo congresso, a partire dal piano quinquennale per il nostro sviluppo economico nazionale”.

Il leader ha anche espresso “gratitudine e profonda commozione per aver ricevuto il più grande degli onori” di essere nominato segretario generale del partito, una carica che era ancora detenuta formalmente dal padre Kim Jong Il, precedente numero uno della Corea del Nord a cui Jong Un è succeduto alla morte nel 2011. Ovviamente, la nomina è avvenuta all’unanimità.

Alla fine del congresso – il secondo dell’era Kim Jong Un dopo quello tenuto nel 2016, mentre in precedenza non si eerano svolti congressi del partito dal 1982 – Kim assieme alla più alta nomenklatura si è recato al Palazzo del Sole Kumsusan, dove si trovano le spoglie del fondatore della Repubblica democratica popolare di Corea, per rendere omaggio al nonno Kim Il Sung.

Il prossimo appuntamento politico nordcoreano sarà domenica, quando verrà convocata l’Assemblea suprema del popolo, per adottare la legge relativa al piano quinquennale deciso al congresso.