Festa Romania, Di Maio: cordoglio per tributo in crisi pandemica

Ministro Esteri ad ambasciatore: Guardiamo insieme al futuro con coraggio

DIC 1, 2020 -

Roma, 1 dic. (askanews) – Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha voluto esprimere “pubblicamente sincero cordoglio e profonda vicinanza per il tributo che la comunità romena – in Romania come in Italia – sta pagando all’emergenza pandemica. Desidero anche rivolgere un sentito ringraziamento a tutti i romeni per la solidarietà mostrataci durante la pandemia, dai medici e infermieri inviati in Italia, alle centinaia di migliaia di romeni che nel nostro Paese assistono le persone più vulnerabili”. Il ministro ne ha parlato in un messaggio inviato all’ambasciatore di Romania in Italia George Bologan in occasione della Festa Nazionale della Romania aggiungendo che “pur in una congiuntura difficile come quella attuale, dobbiamo guardare assieme al futuro con coraggio e con determinazione”.

“Nell’anno in corso, abbiamo dovuto fronteggiare situazioni tragiche e definire in urgenza provvedimenti complessi e delicati. Ma gli ostacoli che abbiamo incontrato rendono ancora più evidente l’importanza delle relazioni tra i nostri Paesi – ha proseguito Di Maio – Il complesso di legami e memorie che unisce Italia e Romania si basa sulla forte affinità linguistica e culturale dei nostri popoli. Ci accomuna anche un percorso storico simile e cronologicamente parallelo di lotta per l’unità e l’indipendenza nazionale. Questa amicizia storica è al contempo una realtà presente, viva e dinamica, quotidianamente alimentata e rinnovata dall’intensità di rapporti umani, economici e culturali”.

Di Maio ha ricordato “l’interscambio commerciale, che prima dell’emergenza COVID sfiorava i 15 miliardi di euro e che auspichiamo possa presto tornare a tali valori; alla comunità imprenditoriale italiana in Romania e al suo contributo alla crescita del Paese ospite; agli oltre sette miliardi di euro di investimenti diretti italiani, dimostrazione di una forte compenetrazione fra le nostre economie; alle svariate collaborazioni tra università romene e italiane e allo straordinario entusiasmo dei giovani che ogni anno intrecciano i loro percorsi di vita e di studio nei nostri due Paesi”. “Ma il legame vivente più grande è una comunità romena di oltre un milione e duecentomila persone, la comunità straniera più numerosa in Italia e la prima collettività romena all’estero. Ai suoi membri rivolgo un pensiero grato e affettuoso: il vostro lavoro è la solida base di un legame umano che, per molti di voi, ha fatto dell’Italia una seconda Patria”.