Baku promette tutela e rilancio eredità cristiana nei territori recuperati

Ministero Cultura: siamo da sempre Paese multiculturale e multireligioso

NOV 14, 2020 -

Roma, 14 nov. (askanews) – L’Azerbaigian assicura la tutela e la “messa in funzione al massimo livello” delle chiese cristiane e dell’eredità religiosa che rappresentano, assieme d insieme alle moschee e ad altri monumenti islamici nei territori liberati”, ovvero nei distretti attorno al Nagorno Karabakh occupati dall’Armenia dopo il conflitto terminato nel 1994 e ora in procinto di tornare parte integrante del territorio azerbaigiano, in base all’accordo di cessate il fuoco firmato nella notte del 9 novembre.

Il ministero della Cultura di Baku ieri ha dichiarato che “in quanto Paese multiculturale e multireligioso, l’Azerbaigian è sempre stato la patria di rappresentanti di tutte le nazioni e religioni, che hanno convissuto e lavorato insieme pacificamente per secoli; lo stato mostra la dovuta attenzione verso la protezione, il restauro e la ricostruzione del proprio patrimonio culturale. “La grande comunità cristiana nel nostro paese è parte integrante e attiva della nostra società, e i loro monumenti e luoghi di culto, le chiese, sono completamente protetti dallo stato azerbaigiano e vengono regolarmente restaurati. Non è un caso che durante la sua visita in Azerbaigian nell’ottobre 2016, Papa Francesco abbia elogiato l’Azerbaigian come Paese modello per il mondo di tolleranza religiosa. Il restauro e la ricostruzione dei nostri monumenti storici e religiosi, comprese chiese e sinagoghe, è parte integrante della politica perseguita dallo Stato azerbaigiano in questo settore “.

Una nota ricorda che “negli ultimi 20 anni, la Chiesa ortodossa russa (la Chiesa della cattedrale di Jen-Mironosits), la Chiesa evangelica luterana a Baku o Chiesa del Salvatore di Baku e la Chiesa ortodossa russa Alexander Nevsky a Ganja sono state ristrutturate dallo stato, ed è stato costruito il Centro religioso e culturale ortodosso di Baku e l’Eparchia dell’Azerbaigian. Inoltre, nell’ambito del progetto della Fondazione Heydar Aliyev “Azerbaijan – Terra di tolleranza “, e’ stata ristrutturata la chiesa Chotari Albanian-Udi a Gabala e la chiesa ortodossa a Baku, mentre è stata costruita la chiesa della Vergine Maria Immacolata Concezione a Baku.

Nel 2020 la Chiesa albanese della Beata Vergine Maria nell’insediamento di Nij di Gabala è stata completamente restaurata dalla Fondazione Heydar Aliyev. La chiesa armena nel centro di Baku è stata restaurata dallo stato azerbaigiano e offerta al libero uso della gente”.

“L’Azerbaigian ha contribuito alla protezione dell’eredità cristiana non solo all’interno del paese ma anche nel mondo; il restauro delle catacombe di San Sebastiano, Roma, su iniziativa della Fondazione Heydar Aliyev, compreso il restauro delle catacombe dei Santi Marcellino e Pietro in Vaticano, Roma, che è stato effettuato nell’ambito di un accordo bilaterale tra la Fondazione Heydar Aliyev e la Santa Sede sul restauro delle catacombe romane, nonché l’erezione di un monumento al principe Vladimir nella piazza davanti alla chiesa di San Vladimiro per ordine del Presidente della Repubblica dell’Azerbaigian, dedicata al 1025° anniversario dell’adozione del cristianesimo in Russia e al 455° anniversario della fondazione di Astrakhan, sono tra questi progetti.

Inoltre, è stata fornita assistenza per il restauro di sette chiese del X-XII secolo negli insediamenti di Saint-Hilaire, Fresnaye-au-Sauvage, Saint-Hilaire-la-Gérard, Tanville, Courgeoût, Réveillon e Mâle nell’Orne, dipartimento della Francia.”