Almeno 3 persone uccise nell’attentato di ieri sera a Vienna

Di matrice islamista

NOV 3, 2020 -

Roma, 3 nov. (askanews) – Sono più di 250 i membri delle forze speciali austriache impegnati nella caccia all’uomo lanciata nella notte tra lunedì 2 e martedì 3 novembre a Vienna dopo l’attentato in cui sono rimaste uccise almeno tre persone e che ha seminato il panico nella capitale austriaca. Uno degli attentatori, il cui numero preciso non è ancora noto, è tuttora ricercato.

“Almeno un sospetto è in fuga”, ha detto il ministro degli Interni austriaco Karl Nehammer. Secondo il quotidiano tedesco Bild, il principale autore dell’attacco sarebbe un membro dell’organizzazione dello Stato Islamico che ha annunciato l’azione lunedì 2 novembre su Instagram. Mentre il portavoce del ministero degli Interni, Harald Soros, ha inizialmente reagito con cautela alle notizie della Bild, sottolineando che il governo potrebbe “non confermarle per il momento”, durante una conferenza stampa questa mattina alle 6 il ministro degli Interni austriaco Karl Nehammer ha annunciato che Vienna aveva subito “un attacco ieri notte da parte di almeno un terrorista islamico”, aggiungendo che l’aggressore era un simpatizzante del gruppo dello Stato islamico. Ha inoltre sottolineato che il sospetto era pesantemente armato e dotato di una cintura esplosiva.

Il sindaco di Vienna, Michael Ludwig, ha fornito dettagli su uno degli aggressori dell’attacco terroristico di ieri sera. Commentando le voci secondo cui uno dei sospettati indossasse una giubbetto esplosivo, ha detto: “Sembra che il giubbetto fosse falso”. Ha aggiunto che le sostanze al suo interno saranno analizzate. Il primo cittadino ha detto che l’aggressore, che è stato colpito e ucciso dalla polizia, era equipaggiato con una pistola a canna lunga, un’altra arma da fuoco e un macete. “Si era preparato molto bene per questo attacco”, ha sottolineato.

I colpi sono stati esplosi in prima serata, poche ore prima dell’entrata in vigore di un lockdown deciso dall’Austria per combattere la pandemia di coronavirus. Il dramma si è svolto nel cuore della capitale, vicino a un’importante sinagoga e al Teatro dell’Opera. Poco dopo l’attacco, gli spettatori del Teatro dell’Opera hanno lasciato sotto scorta lo spettacolo a cui stavano assistendo, l’ultimo prima del lockdown. “A questo punto, non è possibile dire se la sinagoga” fosse l’obiettivo dei terroristi, ha detto Oskar Deutsch, presidente della Comunità ebraica di Vienna (IKG).

In tutto, “sei diversi luoghi” sono stati presi di mira dalle sparatorie, secondo la polizia. Testimoni hanno detto di aver visto un uomo sparare “come un pazzo” con un’arma automatica. “Sembravano petardi, poi ci siamo resi conto che erano colpi d’arma da fuoco”, ha spiegato uno di loro all’emittente televisiva pubblica Orf. Un testimone ha detto in un’intervista televisiva di aver visto “una persona che correva con un’arma automatica”, un altro ha segnalato “almeno 50 colpi”.

Stupore e panico si sono subito diffusi nei ristoranti e nei bar della zona, dove ai clienti è stato chiesto di restare all’interno, a luci spente, mentre all’esterno risuonavano le sirene delle ambulanze. Elicotteri si sono alzati in volo, sono stati istituiti posti di blocco e controlli alle frontiere con soldati e agenti di polizia per scovare l’aggressore in fuga: la città di Vienna si è rapidamente trasformata in una zona di trincea, mentre il cancelliere Sebastian Kurz ha condannato “un disgustoso attacco terroristico”.

Secondo una più accurata ricostruzione fornita dalle autorità questa mattina, tre persone sono state uccise nell’attacco e uno degli aggressori è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco dalla polizia, intervenuta prontamente sul posto. La prima vittima è un passante, la seconda una donna morta per le ferite riportate, e la terza è un poliziotto, secondo le dichiarazioni a Orf del sindaco di Vienna, che ha parlato anche di 15 persone ricoverate in ospedale, sette delle quali in condizioni gravi.

Il ministro degli Interni ha invitato i residenti a stare attenti e a restare a casa. “Restate a casa! Se siete fuori, trovate riparo da qualche parte! State lontano dai luoghi pubblici, non usate i mezzi di trasporto!”, ha segnalato la polizia sul suo account Twitter. Agenti di polizia e soldati sono stati dispiegati a protezione di importanti edifici della capitale e i bambini non andranno a scuola nella giornata di oggi. “Non saremo mai intimiditi dal terrorismo e combatteremo questi attacchi con tutti i nostri mezzi”, ha detto il cancelliere Kurz.

L’attacco ha suscitato condanne unanimi in tutto il mondo. “Questi attacchi malvagi contro persone innocenti devono finire”, ha tuonato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. “Gli Stati Uniti sono al fianco di Austria, Francia e tutta l’Europa nella lotta ai terroristi, compresi i terroristi islamici radicali”.

L’Unione Europea ha “fermamente” condannato questo “orribile attacco”, nelle parole del presidente del Consiglio europeo Charles Michel su Twitter, parlando anche di “un atto vigliacco” che “viola la vita e i nostri valori umani”. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha scritto, sempre su Twitter: “L’Europa è in piena solidarietà con l’Austria. Siamo più forti dell’odio e del terrore”.

“Noi francesi condividiamo lo shock e il dolore del popolo austriaco (…). Dopo la Francia, un Paese amico viene attaccato. Questa è la nostra Europa. I nostri nemici devono sapere con chi hanno a che fare. Non rinunceremo a nulla”, ha twittato il presidente Emmanuel Macron, in francese e poi in tedesco. L’Eliseo ha detto che Macron ha parlato in serata con il cancelliere austriaco Kurz, al quale ha “espresso la sua totale solidarietà, il suo sostegno e ha offerto l’aiuto della Francia se necessario”. Anche la Germania ha espresso la sua solidarietà.

Questo attacco, in una città in cui la criminalità è solitamente molto bassa, si svolge in un clima molto teso in Europa. In Francia, tre persone sono state uccise giovedì 29 ottobre in un attacco di alla cattedrale di Nizza.

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