Caso Navalny, scintille tra Macron e Putin

Il presidente francese: "Fare luce su avvelenamento". Il russo: 'Inammissibile parlare senza prove'

SET 14, 2020 -

Roma, 14 set. (askanews) – Il presidente francese Emmanuel Macron ha parlato nel corso di una telefonata con il suo omologo russo Vladimir Putin del caso Navalny, esprimendo “la sua profonda preoccupazione per l’azione criminale” contro l’oppositore russo e chiedendo che “venga fatta luce” sull’accaduto.

Macron ha anche dichiarato che la Francia “condivide la convinzione di altri Paesi europei sull’avvelenamento con un agente nervino del tipo Novichok” in base “alle analisi dei suoi laboratori”, avvelenamento che “contravviene alle norme internazionali sull’uso delle armi chimiche”, si legge in una nota dell’Eliseo. La Francia, ha detto Macron, “mostra piena solidarietà alla Germania sui prossimi passi e sulle conclusioni da stendere”.

Il presidente russo Vladimir Putin ha risposto al capo di stato francese – ha fatto poi sapere il Cremlino – che le accuse senza fondamento contro la Russia sul caso Navalny sono inammissibili.

Putin ha anche ribadito a Macron che la Russia ha necessità del materiale dalla Germania, come i risultati dei test sul presunto agente nervino, per determinare quanto accaduto a Navalny.

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