Giappone, per il dopo-Abe scende in campo candidato forte Suga

Il 14 voto del Partito liberaldemocratico che decide premier

SET 2, 2020 -

Roma, 2 set. (askanews) – Il capo dell’ufficio di gabinetto Yoshihide Suga, che è anche portavoce del governo, ha annunciato oggi formalmente in una conferenza stampa la sua candidatura alla leadership del partito di maggioranza Jiminto (Partito liberaldemocratico) e alla successione al primo ministro uscente Shinzo Abe di cui è stato potente collaboratore.

La sua candidatura, ormai attesa, si pone nel segno della continuità politica ed economica. “Intendo mettere tutto il mio impegno nel proseguire nello sforzo prodotto dal primo ministro Abe”, ha affermato, ribadendo la sua volontà di procedere con l’Abenomics e nelle diverse politiche del governo dell’esecutivo Abe.

Il voto interno al partito per decidere la successione è stato fissato per il 14 settembre. Il corpo elettorale – a causa del coronavirus e delle subitanee dimissioni di Abe per motivi di salute – è stato ridotto ai soli parlamentari e a tre voti per ognuna delle 47 prefetture, escludendo così (non senza polemiche) gli altri quadri del partito. Una mossa che in qualche modo favorisce lo stesso Suga, la cui posizione appare forte tra le principali fazioni (habatsu) in cui è diviso il partito.

Secondo la televisione pubblica NHK, Suga si è assicurato già il sostegno delle tre fazioni principali: la Hosoda-ha, la Takeshita-ha e la Aso-ha. Già queste tre habatsu portano in dote più della maggioranza assoluta dei parlamentari del Partito liberaldemocratico e danno un importante patrimonio potenziale di partenza alla candidatura del capo di gabinetto.

Suga è anche ben visto dalla potente alta burocrazia giapponese, che, dalla sua posizione di braccio destro di Abe, ha contribuito a gestire in termini di posizioni di carriera. Inoltre ha un buon appeal sul mondo economico e finanziario giappnese.

I concorrenti finora usciti allo scoperto sono l’ex ministro della Difesa Shigeru Ishiba e l’ex ministro degli Esteri Fumio Kishida. Il primo è stato recentemente un forte critico dell’amministrazione Abe e dietro la discesa in campo di Suga potrebbe esserci anche la volontà di scongiurare un’ascesa di Ishiba. Il secondo è stato a lungo considerato il delfino del primo ministro uscente, ma è anche visto come un “peso leggero”.

Non pervenute al momento ulteriori candidature di cui si vocifera, come quella del ministro della Difesa Taro Kono, o quella del giovane ministro dell’Ambiente e figlio dell’ex primo ministro Junichiro Koizumi.

Mos MAZ