Referendum, italiani all’estero in allarme scrivono a Mattarella

Chiesti provvedimenti straordinari per garantire diritto voto

AGO 27, 2020 -

Roma, 27 ago. (askanews) – A causa dell’epidemia da Covid-19 è “seriamente compromessa” la partecipazione al referendum sul taglio dei parlamentari di 1,5 milioni di cittadini italiani residenti all’estero, che si appellano al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e ai vertici dello Stato affinchè vengano assunte “misure straordinarie” per garantire il diritto al voto.

Nei giorni scorsi è stata così inviata una comunicazione a Mattarella e contestualmente al presidente del Consiglio dei Ministri, ai presidenti di Camera e Senato, ai ministri dell’Interno e degli Esteri per informarli sulla situazione in cui versa la circoscrizione estero chiamata a gestire il voto referendario. Di seguito, il testo, firmato da cittadini italiani che hanno condiviso la lettera.

Signor Presidente della Repubblica Mattarella,

sottoponiamo al Suo alto magistero la situazione in cui versa la rete diplomatico-consolare italiana all’estero, in procinto di organizzare, dove sarà possibile, nella Circoscrizione Estero le elezioni referendarie indette per confermare la riduzione del numero dei parlamentari.

Notizie diramate nei giorni scorsi dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale riportano la chiusura di almeno 20 sedi consolari all’estero a causa del contagio da Covid-19, e il ricovero di 29 impiegati ricoverati. La diffusione della pandemia in vaste aree del mondo precluderà la partecipazione al referendum di almeno un milione e mezzo di elettrici ed elettori; in Brasile, dove vivono oltre 500.000 connazionali, per questi impedimenti i sindacati dei servizi postali hanno indetto uno sciopero a tempo indeterminato rendendo di fatto impossibile la trasmissione dei plichi elettorali.

La situazione all’interno della rete diplomatico-consolare italiana potrebbe precipitare come da alcune settimane denunciano tutti i sindacati dei lavoratori dello stesso Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale. Intanto, in anticipo alle scadenze procedurali previste dalla legge 27 dicembre 2001, n. 459 e del relativo regolamento di attuazione approvato con D.P.R. 2 aprile 2003, n.104, risulta che in alcune circoscrizioni elettorali dell’America latina, il plico elettorale contenente il materiale elettorale sia già arrivato il 21 agosto 2020 con largo anticipo rispetto alle scadenze ordinarie.

In concreto la partecipazione di 1,5 milioni di cittadini italiani è seriamente compromessa dall’acuirsi della pandemia in Paesi dove grande è la presenza italiana, dal Brasile alla Francia, dagli Stati Uniti alla Spagna, in Asia, Australia e in Sudafrica. (Segue)