Confindustria Romania a Speranza: no quarantena ma “120 ore”

La nuova proposta per aiutare le imprese e i manager italiani

AGO 1, 2020 -

Roma, 1 ago. (askanews) – Dopo che il ministro della Salute Roberto Speranza ha deciso di mantenere la quarantena per chi rientra dalla Romania, rifiutando la proposta di un “Corridoio verde” per imprenditori, manager e tecnici che viaggiano tra Italia e Romania, Confidustria Romania ha deciso di fare un ulteriore passo per trovare una soluzione alla situazione creata dall’emergenza coronavirus. La creazione di un’ordinanza d’urgenza per le “120 ore”, cioè un provvedimento provvisorio che permetta di muoversi tra Italia e Romania, senza obbligo di quarantena, per un limitato periodo di tempo, nel rispetto delle principali norme di prevenzione e permanenza. Un’idea quella della rappresentanza confindustriale in Romania che potrebbe aprire uno spiraglio per le decine di migliaia di imprese italiane e per i tantissimi lavoratori già dalla prossima settimana.

“Confindustria Romania non può accettare che imprenditori, manager, tecnici che hanno attività e interazioni economiche tra Italia e Romania non possano essere messi in condizione di svolgere il proprio lavoro – sottolinea la rappresentanza in una comunicazione indirizzata al ministro della Salute – Sempre in un’ottica collaborativa e propositiva indirizziamo nuovamente, al ministro italiano della Salute, Roberto Speranza, una proposta alternativa che risolverebbe, anche se solo temporaneamente, questo enorme problema per l’Industria italiana in Romania”.

“Chiediamo quindi un Ordinanza d’urgenza per le ‘120 ORE’ – lancia Confindustria Romania – le 120 ore comprenderebbero la tipologia di settimana tipo di chi opera tra Italia e Romania, inclusi il primo giorno di arrivo, lunedì, e l’ultimo giorno quello di partenza, quasi sempre il venerdì. Il tutto si ridurrebbe a poco più di 72 ore di reale permanenza sul territorio romeno o italiano”.

“Come presidente di Confindustria Romania e come Imprenditore ritengo necessario che la politica salvaguardi i pilastri vitali per l’economia di una nazione, tra questi le aziende, le produzioni e le distribuzioni, attraverso una nuova visione a lungo termine, molto più lungimirante – sottolinea Giulio Bertola, presidente di Confindustria Romania – Dobbiamo comprendere che solo attraverso una rapida pianificazione, davvero condivisa tra le varie forze del Paese e del mondo del lavoro, potremmo creare le basi per la ripartenza. Chiediamo quindi ufficialmente al ministro Speranza che valuti positivamente la possibilità di trovare un punto d’incontro per dare sostegno al mondo produttivo tra i due Paesi e, questa nostra ultima proposta, potrebbe esserlo davvero. Riteniamo anche auspicabile che le norme attuative relative all’eventuale nuovo Decreto sulle ‘120 ORE’, possa chiarire in modo univoco tutte le procedure da seguire per poter usufruire di questa eventuale opportunità”.

“Siamo in prima linea su un argomento strategico per l’impresa, siamo soli, ma responsabilmente intendiamo procedere decisi fino al raggiungimento di una soluzione – aggiunge Bertola difendendo gli interessi delle oltre 23mila imprese italiane presenti e attive in Romania – L’onore della Rappresentanza deve essere sempre accompagnato anche dall’onere di produrre concrete soluzioni ai problemi delle imprese a cui fanno riferimento persone e famiglie che necessitano, oggi più che mai, di sostegno, vicinanza e conforto. Questo deve avvenire prima della competizione, dell’accreditamento tardivo su azioni altrui. La nostra Confindustria in Romania ha scelto la via della trasparenza, della schiettezza e della concretezza, non cerchiamo di risultare simpatici ma utili sicuramente si, e di questo ne siamo fieri”.