Libia, media: Egitto e Uae si preparano a uscita di scena di Haftar

Secondo fonti libiche ed egiziane sentite dal quotidiano Mada Masr

MAG 20, 2020 -

Roma, 20 mag. (askanews) – Egitto ed Emirati Arabi Uniti stanno preparando l’uscita di scena del generale Khalifa Haftar, il comandante dell’autoproclamato Esercito nazionale libico (Lna) impegnato da oltre un anno nell’offensiva per la conquista di Tripoli e che due giorni fa ha perso il controllo di una base aerea strategica da cui lanciava le sue operazioni militari nella zona occidentale della Libia. E’ quanto scrive il quotidiano indipendente egiziano Mada Masr, citando fonti libiche ed egiziane.

Egitto ed Emirati hanno deciso che Haftar “è in uscita”, ha detto a Mada Masr una fonte politica libica vicina al generale, mentre un funzionario egiziano ha dichiarato al quotidiano: “A questo punto l’alleanza Egitto-Emirati Arabi Uniti-Francia che ha sostenuto Haftar è chiamata a decidere la prossima mossa in vista della sconfitta di Haftar. Nessuno può ancora scommettere su Haftar”.

Decisiva la perdita della base aerea di al Watiyah, che Haftar aveva conquistato nel 2014, oltre al venir meno della fiducia di alleati politici e tribù nell’Est del Paese. “Nell’Est della Libia, ci sono politici e uomini di strada che dicono che la guerra deve finire – ha detto una fonte vicina ad Haftar del suo quartier generale a Rajma, vicino Bengasi – sono sotto pressione su due fronti: i loro figli stanno combattendo nell’Ovest della Libia e temono Haftar”.

La base di Al Watiyah è caduta dopo giorni di raid aerei condotti dalle forze tuche che sostengono il governo di accordo nazionale di Tripoli (Gna). Ora quella più vicina in mano all’Lna si trova a Jufra, circa 490 chilometri da Tripoli.

Una fonte militare del Gna ha raccontato al quotidiano egiziano che l’attacco di lunedì sarebbe stato messo a segno in coordinamento con le forze della città di Zintan, alleate con Haftar e presenti all’interno della base. Sarebbe stato lo stesso comandante militare del Gna ed ex ministro della Difesa, Osama al-Juwaili, di Zintan, a convincere i due gruppi principali presenti all’interno della base a ritirarsi prima dell’avanzata delle forze di Tripoli.

Una volta conquistata la base, sui social media sono poi apparse le foto e i video dei sistemi di difesa aerea russi Pantsir, venduti agli Emirati e poi passati ad Haftar, e “i russi non sono stati per niente contenti”, ha sottolineato la fonte egiziana.

Secondo la fonte politica libica, gli Emirati, dopo essersi consultati con l’Egitto, avrebbero chiesto al Regno Unito di intervenire a sostegno della road map illustrata nelle scorse settimane dal leader del parlamento di Tobruk, Aguila Saleh, per riformare l’Accordo politico libico firmato nel 2015 a Skhirat con la mediazione dell’Onu. “Gli Emirati stanno cercando di ripiegare su Saleh, che è sostenuto da Egitto e Russia”, ha detto.

Il quotidiano ha anche ricordato che a fronte del calo di sostegno per Haftar nella zona orientale del Paese, da settimane Il Cairo avrebbe iniziato a cercare un nuovo interlocutore libico, aprendo un canale di comunicazione con Abdel Razeq al-Nathuri, capo di gabinetto di Haftar, che non godrebbe più della sua fiducia.