Coronavirus, il mistero del (basso) bilancio dei morti in Russia

Al secondo posto al mondo per numero casi ma 'solo' 2.116 decessi

MAG 12, 2020 -

Roma, 12 mag. (askanews) – All’inizio c’era il mistero russo dei pochi contagi. Poi i contagi a Mosca e in tutta la Federazione russa sono purtroppo arrivati – crescono in questi giorni al ritmo di oltre 10mila in 24 ore – e ora c’è il mistero del bilancio dei morti relativamente molto basso: circa 13 morti su un milione di abitanti. I dati suscitano perplessità e scetticismo da più parti, sia perchè il sistema sanitario russo non è tra i più robusti, sia perchè la vocazione a compiacere le autorità e nascondere numeri scomodi ha lunga tradizione in Russia. E solo ieri il presidente Vladimir Putin ha vantato il basso tasso di mortalità da coronavirus, sostenendo che “a livello mondiale proprio i sistemi sanitari impreparati, sovraccarichi, sono diventati la principale causa di mortalità, perché non hanno permesso di salvare chi aveva bisogno di aiuto: mentre noi, lo ripeto, ora tale aiuto possiamo darlo”. Un ragionamento a supporto della decisione di allentare da oggi le misure di lockdown nel Paese.

Stamane, la Russia ha confermato altri 10.899 casi di contagio e il totale è arrivato così a 232.243, al secondo posto nella classifica mondiale dietro gli Usa. I decessi registrati nelle ultime 24 ore sono stati 107, quindi il bilancio dei morti arriva a 2.116.

Il quotidiano Nezavisimaya Gazeta, che non risparmia critiche a governo e Cremlino, fa notare come i numeri non tornino. I dati pubblicati nei giorni scorsi dall’anagrafe moscovita evidenziano un aumento dei decessi ad aprile del 19% rispetto alla media: sono morte 11.846 persone, cioè 1.855 in più rispetto allo stesso mese negli ultimi 13 anni, in cui la media è stata di 9.991 morti (1.855 in meno di quest’anno appunto). Questo riguarda i morti in generale, mentre il Covid-19 secondo le statistiche ufficiali il mese scorso ha ha ucciso 658 persone. Mettendo a confronto queste cifre, è ipotizzabile un numero reale dei morti per coronavirus almeno tre volte superiore a quanto confermato. Perlomeno a Mosca, dove si concentra un po’ più della metà dei contagi di tutto il Paese, sempre secondo i rilevamenti ufficiali: secondo il sindaco Sergej Sobjanin, a causa dell’elevato numero di tamponi effettuato (e quindi i casi potrebbero essere molti di più nel resto del Paese).

La ‘Novaya’ ammette che dietro il balletto dei numeri potrebbe non esserci una manipolazione, ma un problema di metodo di calcolo e cita l’Italia come esempio. D’altronde il New York Times ha calcolato che in 17 Paesi ci sono stati 63mila morti in più di quanto dichiarato nelle statistiche sul Covid-19.

Sergej Timonin, docente di demografia alla Scuola superiore di economia di Mosca, sostiene che le statistiche ufficiali russe registrano in realtà solo il 35% dei morti per il coronavirus, per l’altro 65% è prevalsa la diagnosi di diversa causa.

L’altro grande sospetto è che le regioni nascondano i decessi, per timore di attirarsi l’ira del Cremlino, che ha delegato ai poteri locali la lotta contro il coronavirus nei diversi territori del Paese più grande al mondo. E che solo ieri ha ammonito: “Non sono ammessi errori”. Una fonte anonima dell’ente statistico Rosstat ha spiegato alla Novaya Gazeta che “a causa dei decreti di maggio i dati sulle cause delle morti in Russia non corrispondono più al vero. Il presidente ha posto obiettivi che sono effettivamente irraggiungibili, per cui i dipartimenti della Sanità regionali hanno iniziato a falsificare le cifre. Una motivazione molto comoda sono i problemi nervosi, che permettono di buttare dentro cuore e altro, così si semplifica la statistica”. Un ex dipedente di Rosstat ha spiegato che basta un dato non corretto – sulla nascita, il luogo di residenza – e il sistema statistico nazionale blocca l’inserimento del decesso, all’occorrenza si possono indicare due luoghi per l’avvenuta morte, che viene registrata due volte”.

In ogni caso i dati regionali di Rosstat, quindi quelli dell’ente federale, relativi ad aprile saranno pubblicati solo alla fine di maggio.