Libia, 3 morti nell’attacco di Haftar nel centro di Tripoli

Vicino a residenza ambasciatore italiano, condannato da Farnesina

MAG 8, 2020 -

Roma, 8 mag. (askanews) – Tre persone sono morte e altre quattro sono rimaste feriti nel bombardamento lanciato la scorsa notte dalle forze del generale Khalifa Haftar sul quartiere Zawiyet Al-Dahmani, nel centro di Tripoli, nei pressi delle residenze degli ambasciatori di Italia e Turchia. E’ quanto ha riferito un portavoce del ministero della Salute libico, Ameen Al-Hashimi, citato dall’emittente Libya Al Ahrar.

Interpellato dall’agenzia di stampa turca Anadolu, Al-Hashimi ha precisato che due delle persone decedute sono guardie di sicurezza del ministero dell’Interno, che erano addette alla protezione della zona “dove si trovano diverse ambasciate straniere”. Tra i feriti ci sono un altro membro delle forze di sicurezza e un volontario della Mezzaluna rossa libica.

Stando a quanto riferito dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), i bombardamenti di questa notte hanno anche impedito lo sbarco di circa 25 migranti: “Stanotte personale Oim che era al porto principale di Tripoli in attesa dello sbarco di circa 25 migranti ha dovuto lasciare il sito finito sotto attacco. I migranti sono rimasti sulla motovedetta della Guardia costiera”.

L’attacco è stato condannato “con la massima fermezza” dall’Italia. In una nota la Farnesina ha dichiarato: “Questi attacchi indiscriminati sono totalmente inaccettabili e denotano disprezzo per le norme del diritto internazionale e per la vita umana”.