Corte Ue diritti umani condanna Romania per revoca ex pm Kovesi

Capo Procura anti-corruzione licenziata per critiche a governo

MAG 5, 2020 -

Roma, 5 mag. (askanews) – La Corte europea per i diritti umani ha condannato la Romania per aver licenziato l’ex procuratrice anti-corruzione (a capo della Procura Dna) Laura Codruta Kovesi dopo le critiche alle riforme legislative decise dal governo di Bucarest. Kovesi, attualmente nominata primo capo della Procura europea antifrode, è diventata un’icona della lotta alla corruzione in Romania. La Corte Ue ha sancito che è stata lesa la sua libertà d’espressione.

E’ stata “licenziata a causa delle critiche che aveva espresso nell’esercizio delle sue funzioni su soggetti di interesse pubblico”, ha sottolineato la Corte.

Il governo romeno non può giustificare in alcun modo questa ingerenza nella libertà di espressione del magistrato. Uno dei compiti di un magistrato è quello di “esprimere le sue opinioni sulle riforme legislative suscettibili di avere conseguenze sulla magistratura e sulla sua indipendenza, o sulla lotta alla corruzione”, si legge nella sentenza. Il licenziamento, quindi, è stato contrario “alla stessa indipendenza giudiziaria” e potrebbe scoraggiare altri procuratori e giudici dal partecipare al dibattito sulle riforme che toccano il settore.

La Corte inoltre ha sottolineato che Laura Codruta Kovesi non ha avuto alcun modo per difendersi da questa decisione del governo, perché “su questa procedura non è permessa alcuna valutazione a parte la forma del decreto presidenziale di revoca”. Kovesi è stata alla guida del Dna per cinque anni dal 2013 a luglio 2018 ed è stata l’ostacolo più duro alle controverse riforme del sistema giudiziario portate avanti dal partito Socialdemocratico.

Sotto la sua guida sono stati messi sotto indagine 14 ministri o ex ministri, 43 parlamentari e più di 260 eletti a livello locale. Tra le figure di spicco anche l’uomo forte del Psd, Liviu Dragnea.