Concorso fotografico Stenin, Monteleone: nella giuria con orgoglio

Fotografo ed esploratore italiano collaboratore del National Geographic

GEN 29, 2020 -

Roma, 29 gen. (askanews) – “Il mio interesse come fotografo professionista risiede sia nel campo della creazione dei modelli e dei racconti delle storie grazie all’aiuto di essi, sia nel campo della ricerca di nomi nuovi del mio settore. Pur essendo italiano di nascita, è al lavoro nella Russia e nei Paesi dell’ex URSS che ho dedicato la maggior parte della mia carriera, e sono orgoglioso di essere un membro della giuria del concorso Andrei Stenin nell’edizione di quest’anno”: così Davide Monteleone, fotografo ed esploratore italiano, ha commentato il suo ingresso nella giuria del concorso fotografico internazionale intitolato ad Andrei Stenin, fotoreporter russo ucciso nel Sud-est dell’Ucraina nel 2014. Monteleone è tra l’altro collaboratore del National Geographic .

Altri membri della giuria dell’edizione 20202 del concorso Stenin.

Jérôme Sessini, dell’agenzia Magnum Photos (Francia): Per me è una grande gioia e un grande onore essere parte della giuria del Concorso internazionale di fotogiornalismo intitolato ad Andrei Stenin. Da membro della giuria posso entrare in contatto più da vicino con la creatività dei giovani colleghi. Mi ispira anche la possibilità di conoscere le tendenze moderne del mondo della fotografia, ma su di me in qualità di giurato pesa anche una grossa responsabilità: dalla moltitudine di lavori presentati bisognerà infatti scegliere i migliori.

Chloe Coleman, fotoredattrice della sezione internazionale del quotidiano Washington Post (USA): Come fotoredattrice di un mass media internazionale cerco sempre di lavorare con giovani fotografi di tutto il mondo. La comunicazione con un particolare pubblico non segue una via prefissata una volta per sempre; tra gli obblighi di un redattore si contano lo sfogliare i portfolio, la conduzione di seminari e anche la partecipazione ai lavori delle giurie di concorsi come quello intitolato ad Andrei Stenin: tutto ciò viene fatto per sostenere i giovani talenti del settore della fotografia professionale. Dimitri Beck, direttore fotografico del giornale Polka (Francia): Sono lieto di far parte della giuria del concorso Stenin. La Russia e i Paesi suoi vicini sono sempre stati quelli più interessanti per il sottoscritto: questi luoghi mi incantano. Essere membro della giuria del concorso è un’ottima possibilità per conoscere meglio i fotografi russi di oggi che non sono ancora molto noti all’estero. Attendo con piacere di fare la conoscenza dei giovani fotografi e delle opere di reporter di talento provenienti da diverse zone del mondo. Mutsuko Ota, direttrice del progetto IMA (Giappone): Ho deciso di avere un ruolo nel concorso internazionale di fotogiornalismo Andrei Stenin perché provo una grande attrazione verso la cultura della fotografia russa, che naturalmente è molto diversa da quella giapponese. Inoltre, gli eventi della Russia hanno sempre una forte risonanza e suscitano molto interesse nel mondo.

Harish Tyagi, fotografo capo dell’Agenzia fotografica europea di stampa EPA (India): Per me il concorso intitolato ad Andrei Stenin ha una grande rilevanza in quanto è un punto di avvio per i fotografi che cominciano. È fantastico poter valutare le opere di fotografi di tutto il mondo, analizzarle e scegliere le migliori. Essere membro della giuria è una grossa responsabilità. È molto importante giudicare i lavori rivendicando il proprio punto di vista, mentre si tengono in considerazione le regole del concorso e senza dimenticare l’etica professionale.

Sergei Ilnitsky, fotografo dell’Agenzia fotografica europea di stampa EPA (Russia): Ho accettato senza indugio l’invito a diventare membro della giuria del concorso, non soltanto per rispetto verso la memoria del mio collega Andrei Stenin, ma anche per la possibilità di associarmi agli scopi e alle idee che sono alla base del concorso stesso. Gli scatti dei giovani fotoreporter sono spesso ingenui e idealisti, ma questi ultimi hanno talento ed energia e non hanno paura di rischiare per un’inquadratura che è importante dal loro punto di vista. La cosa importante per me in qualità di giurato è discernere tra ingenuità e talento presenti nelle opere inviate. A mio modo di vedere è essenziale che il concorso con la tournée espositiva dia la possibilità agli autori di mostrare i propri lavori a migliaia di persone. Ciò è fondamentale perchè la fotografia può influire sulla singola persona: questa, cambiando, si rapporterà più responsabilmente verso il mondo intorno, cambiando infine anch’esso.