Al via Med Dialogues: Mediterraneo tra geopolitica e sicurezza

La quinta edizione della conferenza. Ospiti da oltre 50 Paesi

DIC 6, 2019 -

Roma, 6 dic. (askanews) – Al via oggi la quinta edizione della Conferenza Rome Med, Mediterranean Dialogues, promossa dal ministero degli Esteri e dall’Ispi. Il futuro del Mediterraneo tra geopolitica e sicurezza, economia, sviluppo, società civile e cultura, sono i temi che verranno affrontati quest’anno e che sono stati al centro dei dialoghi bilaterali avuti ieri alla Farnesina dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio che apre oggi la conferenza.

Oltre 50 leader tra presidenti, primi ministri e ministri e circa 1.000 tra imprenditori, accademici ed esponenti delle principali organizzazioni internazionali con 40 sessioni sui quattro pilastri “Shared security”, “Shared prosperità”, “Migration” e “Culture and civil society”.

Alla conferenza parteciperanno tra gli altri il premier maltese Joseph Muscat, il vicepremier e ministro degli Esteri del Qatar Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani, il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, l’omologo saudita Adel bin Ahmed Al-Jubeir, il titolare degli Esteri dell’Egitto Sameh Hassan Shoukry, quello del Libano Gebran Bassil, il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov e il Commissario all’Economia Paolo Gentiloni. Oltre all’inviato speciale dell’Onu per la Libia Ghassam Salamè e per la Siria Geir Pedersen.

Med Dialogues intende contribuire ad affrontare le sfide e le opportunità del Mediterraneo “allargato”, mettendo al centro il ruolo del’Italia in questo contesto e valorizzando le grandi opportunità del bacino. Focus sulla Siria e sulla Libia, aree complesse in cui l’Italia da sempre svolge un ruolo di mediazione e di contributo attivo alla risoluzione dei conflitti insieme ai suoi alleati. La gestione di flussi migratori, la transizione post-Isis e l’impatto geopolitico dei cambiamenti climatici, sono gli altri temi dei panel in agenda oggi e domani.