Decreto “resto al sud”, piu’ tempo per italiani all’estero

Per connazionali all'estero previsto piu' tempo per le domande

NOV 26, 2019 -

Roma, 26 nov. (askanews) – Come annunciato dal ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano, “è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto su “Resto al sud”, misura di incentivazione rivolta a tutti i meridionali, fino a 45 anni, che vogliono aprire un’attività imprenditoriale nel Mezzogiorno”: Misura che riguarda anche gli italiani residenti all’estero: chi vorrà prendere residenza in una delle regioni del Sud in modo da avviare un’impresa e godere degli incentivi, avrà a disposizione 120 giorni di tempo dalla comunicazione del positivo esito dell’istruttoria (per chi vive in Italia i giorni utili sono 60).

L’entrata in vigore del decreto ministeriale n. 134/2019 modifica il regolamento relativo alla misura: in particolare, dall’8 dicembre le richieste di agevolazioni possono essere presentate da persone di età tra 18 e 45 anni; possono partecipare anche i soggetti che svolgono attività libero-professionale quindi soggetti iscritti in ordini o collegi professionali nonché gli esercenti professioni non organizzate in ordini o collegi.

“È una misura che ha funzionato – ha detto il ministro Provenzano – fin qui ha sostenuto l’avvio di oltre 4.000 attività, e per dare un’iniezione nuova di fiducia al Sud è stata estesa sia dal punto di vista anagrafico che di quello delle attività, aprendo ai professionisti. Lo aspettavate in tanti questo decreto, mi avete scritto e mi scuso se non ho risposto a tutti. Avevate ragione a lamentarvi, questi ritardi amministrativi sono inaccettabili e per ovviare in LdB abbiamo previsto, ai fini dell’ammissione alle domande, un ulteriore estensione del requisito anagrafico per quest’anno. Ora bisogna accelerare”.

Provenzano sottolinea: “l’ho detto e lo ripeto. Le nuove generazioni devono essere libere di andare, ma devono avere anche l’opportunità di tornare o di restare nel proprio territorio”.

Prima la misura era destinata soggetti con età massima di 35 anni, adesso possono aderire soggetti tra i 18 e 45 anni che, al momento della presentazione della domanda: siano residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia o vi trasferiscano la residenza e che non siano già titolari di attività di impresa in quanti svolgono attività libero-professionale, ovvero soggetti iscritti in ordini o collegi professionali nonché gli esercenti professioni non organizzate in ordini o collegi disciplinate dalla legge n. 4/2013, n. 4.