Scoppio e incendio nel laboratorio russo dei virus mortali (per le autorità nessun rischio)

Il centro collezionava organismi letali

SET 17, 2019 -

Roma, 17 set. (askanews) – Un importante centro di ricerca russo che studia virus mortali quali quello dell’Ebola e l’HIV ha affermato che non c’è rischio di contaminazione biologico a seguito dell’esplosione di un incendio in uno dei suoi fabbricati. Le fiamme sono scoppiate a seguito dello scoppio di una bombola di gas in occasione di lavori di ristrutturazione presso il centro Vektor di Koltsovo, cittadina nei pressi di Novosibirsk in Siberia. Una persona è rimasta ustionata ed è in terapia intensiva, si legge in uan nota del centro Vektor, che durante la guerra fredda lavorava sulle armi batteriologiche. La struttura è nata nel 1974 come istituto di ricerca sui vaccini e su “difese contro le armi biologiche e batteriologiche” secondo interfax, ripresa dalla Bbc.

L’esplosione avvenuta ieri al quinto piano dell’edificio di sei piani ha mandato in frantumi le finestre. Non ci sono stati danni strutturali e “sul luogo non era in corso alcuna attività su materiali biologici” si legge nella nota di Vektor. Il centro ha una delle più grandi collezioni di virus del mondo, tra cui Ebola, dice Interfax. ma ci sarebbero anche campioni di vaiolo, aviaria e vari tipi di epatite. A maggio 2004, Antonina Presnyakova, una scienziata che lavorava a Koltsov, morì dopo essersi ferita accidentalmente a un braccio con una siringa contenente virus Ebola. Indossava abbigliamento di sicurezza e guanti di gomma e fu curata da subito, ma comunque il virus la uccise in due settimane. Quattro dipendenti furono sanzionati per l’incidente. Kommersant ha descritto la struttura come un’installazione militare circondata da filo spinato e guardie armate su torrette d’avvistamento.

Int2