Polonia, morto a 96 anni uno dei primi deportati ad Auschwitz

Kazimierz Albin, non ebreo, fu inviato nel campo nel 1940

LUG 23, 2019 -

Roma, 23 lug. (askanews) – L’ultimo sopravvissuto del primo convoglio di prigionieri inviato dai nazisti nel campo di Auschwitz, Kazimierz Albin, è morto nella notte a 96 anni. Lo ha annunciato il sito del museo. “È con grande rammarico che abbiamo appreso della morte di Kazimierz Albin, l’ultimo dei sopravvissuti del primo convoglio polacco inviato nel campo tedesco di Auschwitz”, ha scritto il museo su Twitter.

Nato nel 1922, Kazimierz Albin fu arrestato dai tedeschi nel gennaio 1940 in Slovacchia quando tentò di fuggire dalla Polonia occupata. Il 14 giugno 1940 fu deportato ad Auschwitz con il primo convoglio di prigionieri polacchi. Tatuati dal 31 al 758, a Kazimierz Albin toccò il numero 118. Albin fu uno dei 140.000-150.000 prigionieri polacchi non ebrei di Auschwitz, la metà dei quali morì sul posto, secondo le stime del museo. Nel 1942 i nazisti trasformarono Auschwitz in un campo di sterminio. Kazimierz Albin sopravvisse grazie alla sua conoscenza del tedesco che gli garantì un posto di cuoco.

Il 27 febbraio 1943, fuggì con molti altri prigionieri polacchi, attraversando nudo a nuoto a -10 gradi un fiume parzialmente ghiacciato. Si unì alla resistenza. Dopo la guerra, superato il diploma di maturità studiò presso il dipartimento dell’aviazione della Scuola Politecnica di Cracovia. In seguito lavorò come ingegnere.

E’ stato uno dei membri del Consiglio internazionale di Auschwitz, organo consultivo del premier polacco, responsabile della supervisione del sito commemorativo. Circa 1,1 milioni di persone furono sterminate ad Auschwitz-Birkenau fino alla sua liberazione avvenuta il 27 gennaio 1945, tra cui un milione di ebrei.