Corbyn adesso dice chiaramente che vuole un secondo referendum sulla Brexit

Il capo dei laburisti si è deciso

LUG 9, 2019 -

Roma, 9 lug. (askanews) – Secondo referendum in ogni caso, se la Brexit verrà gestita dai Tory. Ha finalmente preso una posizione, per quanto complessa, il leader laburista britannico Jeremy Corbyn, critico di lunga data dell’Ue. Alla fine di una riunione del suo governo ombra questa mattina, Corbyn ha sfidato il prossimo leader conservatore a indire un’altra consultazione popolare, prima di portare la Gran Bretagna fuori dall’UE, dicendo che i laburisti si batteranno per rimanerci.

Corbyn ha detto chiaramente che il partito farebbe una campagna per rimanere nell’UE se venisse indetto un referendum, da chiunque succedesse al Primo Ministro Theresa May, che ha annunciato le sue dimissioni il mese scorso, dopo aver fallito (e pianto) nel chiedere al Parlamento di sostenere il suo accordo di “divorzio” dall’UE.

Intanto Boris Johnson e Jeremy Hunt sono in competizione per sostituire la May come leader del Partito conservatore e primo ministro. Il vincitore arriverà al numero 10 di Downing Street alla fine di questo mese e avrà appena più di tre mesi per ottenere il supporto per un accordo per la Brexit, prima della data di entrata in vigore del divorzio prevista a oggi per il 31 ottobre.

In una lettera ai membri del partito, Corbyn ha affermato che il nuovo primo ministro “dovrebbe avere la certezza di rimettere il proprio accordo (o il non-accordo), al popolo in una votazione popolare”. Aggiungendo: “In queste circostanze, voglio chiarire che i Labour farebbero una campagna per il Remain, contro un no deal o un accordo Tory che non protegga l’economia e il lavoro”, ha affermato.

Corbyn in passato ha resistito alle richieste di un secondo referendum, affermando che i laburisti devono rispettare la decisione degli elettori del 2016. Il partito di centro-sinistra ha anche respinto l’accordo raggiunto da May con Bruxelles, ma ha pure escluso di lasciare l’UE senza un accordo e ha chiesto nuove elezioni. Ma i risultati mediocri nelle recenti elezioni locali ed europee indicano che il sostegno al Labour viene meno, a beneficio di partiti come i liberaldemocratici ed i verdi che si battono con forza per evitare la Brexit.

Resta un’incognita anche nell’ultima giravolta di Corbyn: la lettera non chiarisce del tutto la posizione del partito. Ovvero cosa farebbe se riuscisse a formare un governo.

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