Roma, conclusa seconda giornata festival cinema azerbaigiano

Con la proiezione del documentario "L'ultima sessione"

GIU 22, 2019 -

Roma, 22 giu. (askanews) – La seconda giornata del festival del cinema azerbaigiano in Italia si è aperta con la proiezione del documentario “L’ultima sessione”. La pellicola del 2018, realizzata dal Baku Media Center con il supporto della Fondazione Heydar Aliyev, è dedicata al centesimo anniversario della Repubblica Democratica dell’Azerbaigian.

Questa connotazione storica ha permesso di far precedere la proiezione da una breve conferenza che ha contestualizzato storicamente il lavoro. A intervenire l’ambasciatore della Repubblica dell’Azerbaigian, Mammad Ahmadzada, insieme al professor Daniel Pommier Vincelli e al professor Fabio Grassi dell’Università Sapienza di Roma.

L’ambasciatore ha sottolineato l’importanza della Prima Repubblica Democratica dell’Azerbaigian, primo esempio di repubblica democratica nell’oriente musulmano. Tra gli obiettivi raggiunti dalla Prima Repubblica, che lo scorso anno ha festeggiato il suo centenario, ha ricordato l’ambasciatore, il suffragio femminile, un esercito nazionale, l’istruzione in lingua azerbaigiana. Quest’anno l’Azerbaigian ha reso omaggio al centenario anche del suo servizio diplomatico, istituito proprio durante i 23 mesi di vita della Prima Repubblica, e a questa importante commemorazione è stata dedicata la proiezione de L’ultima sessione. Gli accademici Pommier e Grassi hanno evidenziato cosa abbia portato alla caduta della Repubblica Democratica e la sua eredità sul moderno Azerbaigian, dando una spiegazione anche a quell’ultima sessione, elemento centrale del documentario, apprezzato per le sue caratteristiche tecniche e stilistiche.

La giornata è stata chiusa da Il giardino della melagrana, film del 2017. Opera delicata, ispirata al famoso lavoro teatrale di Anton Cechov, “Il giardino dei ciliegi”, in cui si intrecciano sentimenti, ricordi, tradizioni, dolore e perdono, sullo sfondo di un Azerbaigian rurale dove le tradizioni familiari sono ancora protagoniste della vita dei personaggi. Il giardino della melagrana, che ha ottenuto numerosi riconoscimenti e premi internazionali, è stato molto apprezzato anche dal numeroso pubblico, riunito nel Teatro all’aperto.