In 40 anni raddoppiato il ritmo di scioglimento dei ghiacciai Himalaya

Lo rivelano le immagini dei satelliti spia finora top secret

GIU 20, 2019 -

Roma, 20 giu. (askanews) – Le immagini dei satelliti spia dei tempi della Guerra Fredda hanno rivelato la drammatica estensione dello scioglimento dei ghiacci himalayani. Gli scienziati hanno confrontato le fotografie scattate dai satelliti spia americani con le recenti osservazioni dallo spazio e hanno rilevato che il disgelo nella regione è raddoppiato in 40 anni. Lo studio mostra che dal 2000 a oggi i ghiacciai dell’Himalaya si sono ridotti in media di mezzo metro l’anno e per gli autori la responsabilità è del cambiamento climatico. “Con questo studio abbiamo davvero il quadro più chiaro di come siano cambiati i ghiacciai himalayani” ha detto alla Bbc Joshua Maurer, del Lamont-Doherty Earth Observatory della Columbia University a New York.

Negli anni Settanta e Ottanta un programma spionistico Usa, nome in codice Hexagon, lanciò segretamente in orbita 20 satelliti per fotografare la Terra. I rullini di pellicola venivano fatti cadere dai satelliti nell’atmosfera e raccolti a mezz’aria da aerei militari. I materiali furono desegretati nel 2011 e digitalizzati dall’US Geological Survey per uso scientifico. Tra le foto rubate anche quelle dell’Himalaya, un’area per la quale i dati storici scarseggiano. Confrontando quelle immagini con dati satellitari più recenti della Nasa e dell’agenzia spaziale giapponese Jaxa è stato possibile ricostruire i cambiamenti nell’area.

Gli studiosi della Columbia hanno studiato 650 ghiacciai distribuiti su duemila chilometri e rilevato che dal 1975 al 2000, ogni anno venivano persi in media quattro miliardi di tonnellate di ghiaccio. Ma dal 2000 al 2016, ogni anno si sono sciolti otto miliardi di tonnellate di ghiaccio. “Per dare il senso dell’ampiezza, otto miliardi di tonnellate di ghiaccio riempiono 3,2 milioni di piscine di olimpioniche per un anno” ha detto Maurer. Il disgelo non è uniforme. “I ghiacciai perdono gran parte dei ghiaccio alle altitudini più basse e lì si concentra l’assottigliamento. Alcune di quelle aree si ritirano fino a cinque metri l’anno” ha spiegato.

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