Hong Kong, folla oceanica in piazza l’estradizione in Cina

Centinaia di migliaia protestano contro erosione diritti civili

GIU 9, 2019 -

Roma, 9 giu. (askanews) – Centinaia di migliaia di persone sono scese oggi in piazza a Hong Kong per protestare contro una legge che, secondo i dimostranti, consentirebbe alla Cina di catturare i dissidenti e gli oppositori politici nel territorio semi-autonomo. La legge per l’estradizione permetterebbe, infatti, il trasferimento di sospettati per processarli.

Si tratta della più grande dimostrazione di piazza nell’ex colonia britannica dai tempi del movimento degli ombrelli gialli del 2014. Le immagini dall’alto mostravano una fiumana umana che si dipana per le strade della città.

Carrie Lam, la leader di Hong Kong ha spinto perché la norma possa essere approvata prima di luglio. Dal punto di vista dei critici del provvedimento, si tratta di un’ulteriore erosione dell’indipendenza politica e giudiziaria dell’ex colonia britannica. Tuttavia pochi credono che effettivamente riuscirà a fermare il cammino della norma, visto che i partiti pro-Pechino godono di una maggioranza nell’assemblea legislativa di Hong Kong.

Hong Kong ha un accordo di estradizione con 20 paesi del mondo, ma non ne ha con la Cina di cui pure è formalmente parte in base al principio “un paese, due sistemi”. Ci sono stati negoziati, ma finora sono stati bloccati dal fatto che il processo giudiziario in Cina prevede scarsissima protezione per gli imputati.

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