Danimarca domani al voto, favoriti i socialdemocratici

Maggiori spese per il welfare, ma meno immigrazione

GIU 4, 2019 -

Roma, 4 giu. (askanews) – Più welfare, ma meno immigrazione: con questa ricetta i socialdemocratici danesi sperano di riconquistare il governo nelle elezioni politiche di domani, in cui i sondaggi danno la coalizione di centrosinistra nettamente favorita.

Come riporta il quotidiano britannico The Guardian, l’ultima rilevazione dà infatti il partito di Mette Frederiksen prima forza con il 27% dell preferenze, mentre la coalizione nel suo complesso ne otterrebbe il 55%.

I Liberali (conservatori) del premier uscente Lokke Rasmussen non andrebbero oltre il 18%, mentre l’ultradestra del Partito del Popolo (Dpp) si fermerebbe all’11%, la metà dei consensi ottenuti nelle elezioni del 2105 e una ripetizione del deludente risultato delle recentissime europee.

Sta di fatto che entrambi gli schieramenti hanno appoggiato le dure misure sull’immigrazione ritenute necessarie per proteggere il sistema di welfare del Paese e facilitare l’integrazione degli immigrati e rifugiati già presenti sul territorio, ma che hanno portato ad un aumento dei reati motivati da discriminazione ed odio razziale.

Una strategia che ha guadagnato ai social-democratici (nonché al governo uscente) le critiche di non poche ong ma che ha convinto molti elettori del Dpp a cambiare bandiera; d’altro canto, Frederikssen si è impegnata ad aumentare la spesa pubblica per il welfare dello 0,8% nei prossimi cinque anni, il che metterebbe fine ad un decennio di tagli.

Tagli che hanno portato dal 2008 ad oggi alla chiusura di un quinto degli ospedali pubblici (e a una percepita diminzuione della qualità della sanità pubblica) nonché alla chiusura del 20% delle scuole pubbliche; altre spese legate alle cure e alle residenze per gli anziani sono scese del 25%.