Sudafrica, presidente: il voto di oggi come quello del 1994

Ramaphosa: segnerà nuovo inizio, Anc pronto a rimediare agli errori

MAG 8, 2019 -

Roma, 8 mag. (askanews) – L’African National Congress (Anc) è pronto a rimediare ai propri errori e le elezioni in corso oggi in Sudafrica saranno l’inizio di questo cambiamento, come quelle del 1994 furono “l’inizio di una nuova era” dopo decenni di segregazione razziale. E’ quanto ha detto il presidente sudafricano, Cyril Ramaphosa, dopo aver votato in una scuola di Soweto, a Johannesburg.

Quasi 27 milioni di elettori sono chiamati ai seggi per rinnovare il parlamento e nove assemblee provinciali, esattamente 25 anni dopo le prime elezioni libere tenute nel Paese dopo il crollo dell’apartheid. “Questo voto ci ricorda il 1994 – ha rimarcato Ramaphosa, citato dal sito sudafricano News24 – nel 1994 la nostra gente era altrettanto su di giri perché le elezioni annunciavano una nuova era”.

A partire dal 1994 il partito che fu di Nelson Mandela ha vinto tutte le elezioni parlamentari, ma negli ultimi anni ha registrato un costante calo di consensi a causa degli scandali per corruzione che hanno travolto l’ex presidente Jacob Zuma, a cui Ramaphosa è subentrato alla fine del 2017. Alle ultime elezioni legislative, nel 2014, l’Anc ha conquistato il 62,2% dei voti, contro il 70% ottenuto 10 anni prima. Tuttavia, alle amministrative del 2016 è sceso al 55%, perdendo più di 10 punti percentuali rispetto al 2006.

Ramaphosa ha tentato di riconquistare la fiducia dell’elettorato, deluso non solo dalla corruzione, ma anche dai mancati risultati contro una disoccupazione oggi pari al 27% e le enormi disparità sociali. Nonostante una classe media sempre più numerosa, la potenza economica africana registra infatti il 20% delle famiglie nere che vive ancora in condizioni di estrema povertà, rispetto al 2,9% delle famiglie bianche. E tra il 2011 e il 2015, secondo la Banca Mondiale, tre milioni di sudafricani sono finiti in condizioni di povertà.