Venezuela, Leopoldo Lopez, leader opposizione e mentore di Guaidò

Liberato oggi dagli arresti domiciliari

APR 30, 2019 -

Roma, 30 apr. (askanews) – Leopoldo López è il leader dell’opposizione venezuelana liberato stamani dai militari, che insieme al presidente autoproclamato Juan Guaidò ha lanciato l’appello ad avviare la “fase finale” della lotta contro il regime di Nicolas Maduro. Agli arresti domiciliari dal 2017 Lopez è stato il kingmaker che ha promosso la vertiginosa ascesa di Guaidò dai margini dello scenario politico ad aspirante presidente del Venezuela.

López sostiene di essere discendente di Simón Bolívar, il generale che nel 19esimo secolo liberò il Venezuela dal dominio spagnolo. Come molti membri dell’élite venezuelana ha studiato negli Usa, in un collegio nel New Jersey e poi all’università di Harvard, dove ha frequentato la Kennedy school of government.

Tornato in Venezuela nel 1992 ha fondato il partito Primero Justicia con altri due politici di rilievo, Julio Borges e Henrique Capriles. In quello stesso anno Hugo Chávez ha tentato un colpo di Stato. López ha poi rotto con Borges e Capriles fondando Voluntad Popular. “Crea partiti politici e li lascia quando non li controlla più” ha detto al Guardian un analista venezuelano che lo conosce bene. Voluntad popular fa parte dell’Internazionale socialista, ma come altri gruppi d’opposizione punta più sull’anti-chavismo che sul programma.

López è stato eletto del municipio benestante di Chacao a Caracas nel 2000, rieletto fino al 2008, quando Chavez non gli ha permesso di ricandidarsi. E’ stato accusato di essere coinvolto nel breve golpe anti-Chávez nel 2002. E’ stato arrestato a febbraio 2014 dopo aver guidato una protesta contro Maduro e inviato al carcere di massima sicurezza di Remo Verde fuori Caracas, dove ha trascorso otto mesi in isolamento. La scelta si è rivelata un boomerang per Maduro, perchè Lopez è diventato un eroe popolare, raffigurato su manifesti e t-shirt. la moglie Lilian Tintori ha promosso un’intensa campagna per la sua liberazione e ha lavorato come messaggero tra il marito in carcere e gli altri leader d’opposizione. Nel 2017 Lopez è stato trasferito agli arresti domiciliari, con il permesso di comunicare con altri oppositori, tra cui Guaidò. E’ stato Lopez a fare in modo che Guaidó diventasse presidente del parlamento all’inizio del secondo mandato di Maduro, mettendo un suo uomo al centro di una tempesta geopolitica mondiale.