Guaidò chiama alla rivolta, scontri e spari a Caracas

Il presidente autoproclamato ha lanciato un appello ai militari

APR 30, 2019 -

Roma, 30 apr. (askanews) – Alcuni colpi di arma da fuoco sono rimbombati a Caracas davanti alla base dell’aeronautica de La Carlota dove si trova il presidente autoproclamato del Venezuela Juan Guaidò, che stamani ha lanciato un appello ai militari a ribellarsi, partecipando alla “fase finale” della lotta contro il regime di Nicolas Maduro. Lo riferiscono i giornalisti di Reuters ed El Pais presenti nell’area. Le forze fedeli al regime di Nicolas Maduro hanno lanciato gas lacrimogeni verso il ponte di Altamira, a Caracas, dove sono riuniti i simpatizzanti di Guaidò e del leader dell’opposizione, Leopoldo Lopez, liberato oggi dai militari. Lopez era agli arresti domiciliari dopo aver subito una condanna a 13 anni di carcere.

Intanto la vice presidente venezuelana Delcy Rodriguez ha invitato i sostenitori del governo Maduro a manifestare davanti al palazzo presidenziale di Miraflores a Caracas, “in difesa della pace”. “Traditori e fascisti non cambieranno il destino di libertà del Venezuela! Popolo coraggioso, andiamo a Miraflores a difendere la pace!” ha scritto Rodriguez su Twitter. Il ministro delle Difesa, il generale Vladimiro Padrino Lopez, ha affermato che “tutte le unità militari dispiegate” in Venezuela “riferiscono di situazione normale in tutte le caserme e le basi militari”.

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