Sudan, scontri tra forze armate a sit-in di protesta contro Bashir

Testimoni: esercito ci ha difeso da forze armate

APR 8, 2019 -

Roma, 8 apr. (askanews) – Scontri tra forze armate sudanesi davanti al quartier generale dell’esercito, a Khartoum, dove migliaia di persone sono radunate da sabato scorso per chiedere le dimissioni del presidente Omar al Bashir. Secondo quanto raccontato alla Bbc da diversi testimoni, alcuni militari dell’esercito hanno protetto i manifestanti quando le forze di sicurezza hanno lanciato gas lacrimogeni contro il sit-in.

Una testimone ha raccontato che diversi pick up sono arrivati sul luogo del sit-in e hanno cominciato a lanciare gas lacrimogeni e a sparare proiettili veri contro i manifestanti. Dopo un primo momento, in cui l’esercito è rimasto inerme, i soldati sono intervenuti per cacciare i pick up delle forze di sicureza.

I manifestanti hanno puntato il dito contro i servizi di intelligence e sicurezza nazionale (National Intelligence and Security Service, Niss) e la forza paramilitare Rapid Support Forces (Rsf). Quest’ultima è fedele al presidente ed è composta da ex membri della milizia Janjaweed (diavoli a cavallo, ndr), accusata di aver commesso atrocità nella regione occidentale del Darfur.

Nelle ultime 48 ore, ha precisato la Bbc, sono stati diversi i manifestanti a riferire dell’intervento delle Forze armate sudanesi (Saf) contro Niss e Rsf. Alcuni analisti hanno detto all’emittente britannica che se alcuni militari di medio rango possono essere solidali con i manifestanti, i vertici rimangono fedeli al presidente.