Italia partecipa a Giornata Mondiale della salute 2019 a Khartoum

Ambasciatore Lobasso ha aperto sessione dei lavori in Sudan

APR 3, 2019 -

Roma, 3 apr. (askanews) – Si è svolta ieri a Khartoum la Giornata mondiale della Salute organizzata dall’Organizzazione mondiale della Sanità, alla presenza di rappresentanti di molte agenzie onusiane quali Unfpa, Uunicef, agenzie di cooperazione quali la britannica Difid, l’Unione Europea e autorità sudanesi.

La giornata è stata dedicata al tema della copertura universale per tutti in linea con lo slogan “Universal health coverage: everyone, everywhere” e con l’obiettivo di sviluppo sostenibile n.3 che promuove la salute e il benessere per tutti e per tutte le età.

Nel corso dell’evento, si legge in una nota, “è stata richiamata la necessita di adoperarsi concretamente per l’obiettivo della copertura sanitaria universale, in modo da garantire a ciascuno e in ogni luogo servizi sanitari di buona qualità e senza barriere economiche”.

L’ambasciatore italiano Fabrizio Lobasso ha aperto la sessione dei lavori evidenziando come l’Agenzia italiana per la Cooperazione allo Sviluppo di Khartoum ha messo al centro dei suoi programmi sanitari in Sudan la salute della donna e abbia un ruolo di capo fila per la lotta contro il tumore alla cervice uterina, una piaga, ha aggiunto, che colpisce circa 1.000 donne l’anno in Sudan, con una crescita del 25% nei prossimi 10 anni.

Ad oggi, l’Italia ha un portafoglio di circa 40 milioni di euro di cui 12 milioni sono finanziati dall’Ue per un progetto di supporto ai servizi materno infantili, lotta al tumore al seno e collo dell’utero. A tal proposito, un centro per lo screening e cura del Cancro della Cervice è stato istituito presso l’Ospedale di Soba e servirà quale modello per quelli che verranno successivamente creati in Sudan.

Il nostro ruolo è “garantire la massima sicurezza contro la diffusione internazionale delle malattie, rafforzare le capacità delle istituzioni e delle comunità locali di gestire servizi igienico-sanitari di qualità assicurando servizi e infrastrutture e promuovendo campagne di sensibilizzazione e informazione”, ha affermato il rappresentante dell’Oms in Sudan, Naeema Al Gasseer.

Infine, il ministro federale della Salute ha ricordato che una “nazione sana è una nazione rispettabile” e che la strategia fondamentale per raggiungere questo obbiettivo rimane la Primary Health Care, accolta dal Sudan come politica sanitaria fin dalla dichiarazione di Alma Ata. Il ministro dopo aver ringraziato la comunità di donatori internazionali ha ribadito l’impegno del Governo ad assicurare una copertura sanitaria universale (obiettivo, fissato per il 2030 negli Obiettivi Sostenibili di Sviluppo (SDGs) e con lo slogan Health for all, everyone, every where.