Papa Francesco dal Marocco: “Non negare l’assistenza ai migranti”

Sulle religioni: ognuno ha il diritto di vivere secondo la propria

MAR 30, 2019 -

Roma, 30 mar. (askanews) – “Costruire barriere, diffondere la paura o negare l’assistenza ai migranti non è la soluzione”: Papa Francesco dal Marocco, tra le altre cose, rilancia la questione immigrazione. “Voi sapete quanto ho a cuore la sorte, spesso terribile, di queste persone, che, in gran parte, non lascerebbero i loro Paesi se non fossero costrette”, ha sottolineato il Papa alla spianata della Tour Hassan, aggiungendo: “Spero che il Marocco, che con grande disponibilità e squisita ospitalità ha accolto quella Conferenza, vorrà continuare ad essere, nella comunità internazionale, un esempio di umanità per i migranti e i rifugiati, affinché essi possano essere, qui, come altrove, accolti con umanità e protetti, si possa promuovere la loro situazione e vengano integrati con dignità”. E “quando le condizioni lo consentiranno, essi potranno decidere di tornare a casa in condizioni di sicurezza, rispettose della loro dignità e dei loro diritti”.

Perché – ha avvertito Bergoglio – “si tratta di un fenomeno che non troverà mai una soluzione nella costruzione di barriere, nella diffusione della paura dell’altro o nella negazione di assistenza a quanti aspirano a un legittimo miglioramento per sé stessi e per le loro famiglie”. E “sappiamo anche che il consolidamento di una vera pace passa attraverso la ricerca della giustizia sociale, indispensabile per correggere gli squilibri economici e i disordini politici che sono sempre stati fattori principali di tensione e di minaccia per l’intera umanità”.

Tra gli altri temi affrontati dal Pontefice: “La fede in Dio ci porta a riconoscere l’eminente dignità di ogni essere umano, come pure i suoi diritti inalienabili”, così il Papa nel suo discorso alla spianata della Tour Hassan, durante la cerimonia di benvenuto in Marocco. E, dopo aver ricordato che la libertà religiosa “non si limita alla sola libertà di culto ma deve consentire a ciascuno di vivere secondo la propria convinzione religiosa”, ha sottolineato la necessità di passare “dalla semplice tolleranza al rispetto e alla stima per gli altri”.

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