Cosa hanno fatto a Fukushima con un robot

Test cruciale nel reattore

FEB 14, 2019 -

Roma, 14 feb. (askanews) – Un robot inviato ieri all’interno di un reattore della centrale nucleare Fukushima Daiichi, che è stata teatro del secondo più grave incidente atomico della storia dopo quello di Cernobyl, è riuscito a sollevare un piccolo quantitativo di combustibile nucleare fuso. Si tratta di un test d’importanza cruciale per le future operazioni d’estrazione. Il robot, comandato dalla sala di controllo ed equipaggiato di diversi strumenti di misura, è arrivato con una specie di pinza a prendere dei pezzetti di questi “detriti” e ad alzarli di circa 5 cm, prima di poggiarli di nuovo.

“Abbiamo così potuto confermare che è possibile muoverli”, ha indicato un portavoce della Tepco, la società elettrica proprietaria delal centrale. Sono stati osservati sei punti della base della struttura di confinamento del reattore 2, uno dei tre nei quali il combustibile si è fuso. Il test di sollevamento è stato effettuato con successo su cinque posizioni. E’ fallito in un punto dove, secondo Tepco, bisognerà dispiegare mezzi diversi. I tecnici non avevano previsto questa volta d’effettuare il prelievo, tale operazione dovrà aver luogo entro marzo 2020.

Mos/Int2