Ciad, leader opposizione contestano raid aerei francesi nel Nord

Contro un convoglio di ribelli in arrivo dalla Libia

FEB 6, 2019 -

N’Djamena, 6 feb. (askanews) – L’intervento militare francese di domenica scorsa nel Nord del Ciad è stato “inappropriato” e “viola il diritto internazionale”. Lo hanno detto oggi alla France presse due leader dell’opposizione del Ciad, mentre Parigi e N’Djamena ne hanno rivendicato la legittimità.

“Questo atteggiamento della Francia è inappropriato”, arrivando da “un paese che si presenta come la patria dei diritti umani”, ha detto Max Kemkoye, presidente dell’Unione dei democratici per lo sviluppo e il progresso (Udp). “L’intervento francese viola il diritto internazionale perché si tratta di un problema interno tra ribelli e governo del Ciad”, ha aggiunto Mahamat Ahmat Alabo, segretario generale del Partito per la libertà e lo sviluppo (Pld).

Domenica scorsa, aerei francesi hanno colpito una colonna di 40 pick-up proveniente dalla Libia. Si trattava di un convoglio dei ribelli dell’Unione delle forze della resistenza (Ufr), protagonisti nel 2008 di un tentativo di golpe fermato alle porte del palazzo presidenziale di N’Djamena grazie all’intervento della Francia.

“Sul piano del diritto – ha detto una fonte del gabinetto del ministro della Difesa francese, Florence Parly – questo intervento è stata la risposta a una richiesta di assistenza formale da parte di uno Stato sovrano alla Francia”.

“Questo intervento militare è in linea con (…) gli accordi di cooperazione che legano Ciad e Francia”, ha quindi aggiunto Jean Bernard Padaré, esponente del Movimento patriottico della salvezza (Mps), il partito del presidente Idriss Deby Itno. Fin dal suo arrivo al potere, nel 1990, Deby è sempre stato sostenuto dalla Francia, che ha infatti insediato a N’Djamena il quartier generale della missione antiterrorismo Barkhane. (fonte Afp)