#MeToo in Corea del Sud, condannato ex procuratore generale

Aveva palpeggiato una dipendente a un funerale

GEN 23, 2019 -

Roma, 23 gen. (askanews) – Un ex procuratore generale sudcoreano, Ahn Tae-geun, è stato condannato oggi per abuso di potere a una pena di due anni di prigione in merito a un caso che ha innescato anche in Corea del Sud un movimento #MeToo.

Ahn è stato processato per aver palpeggiato una sua sottoposta al funerale del padre di un collega di lavoro. La donna, dopo aver presentato un ricorso formale, era stata trasferita in una sede provinciale e la sua carriera si era arenata.

Per anni Seo Ji-hyun aveva sopportato in silenzio, fino ad apparire a gennaio 2018 in televisione, tra le lacrime, per raccontare la sua esperienza. L’intervista, una rarità in un paese ancora profondamente conservatore dove le donne vittime di abusi sessuali solitamente sono riluttanti a farsi avanti.

Ahn, che era stato già silurato nel 2017 per corruzione, non è stato incriminato per abusi sessuali perché la denuncia è arrivata troppo tardi. Ma è stato condannato per abuso potere a causa del trasferimento di Seo.

Annunciando il verdetto, il giudice Lee Sang-ju ha detto che ci sono prove sufficienti per affermare che Seo era stata trasferita da Ahn “perché questi temeva le conseguenze del suo ricorso interno”.

(Fonte Afp)