Centrafrica, Onu: ribelli acquistano armi da trafficanti Sudan

La denuncia in un rapporto di esperti delle Nazioni Unite

GEN 2, 2019 -

Bangui, 2 gen. (askanews) – Ribelli musulmani, che avevano provvisoriamente preso il potere in Repubblica Centrafricana nel 2013, hanno ottenuto armi provenienti da trafficanti in Sudan, malgrado siano coinvolti in colloqui di pace. Lo indica un rapporto di esperti delle Nazioni Unite.

Questo comitato, incaricato di monitorare l’applicazione delle sanzioni contro il Centrafrica, ha precisato che i leader dell’ex Seleka si riarmano di fronte al dispiegamento, nelle zone sotto loro influenza, di truppe governative di nuova formazione.

“L’arrivo di armi dal Sudan, constatato dal gennaio 2018, ha determinato che combattenti dell’Upc e del Fprc sono sempre più visti con pistole e fucili di assalto di tipo AK, oltre che lanciagranate e mitragliatrici installate sui loro veicoli”, ha chiarito questo documento rivolto al Consiglio di Sicurezza.

L’unità per la pace in Centrafrica (Upc) e il Fronte popolare per la rinascita del Centrafrica (Fprc) sono due fazioni espressione dell’ex Seleka, guerriglia in maggioranza composta da musulmani del nord del Paese che aveva preso il potere a Bangui tra marzo 2013 e gennaio 2014.

(fonte AFP)