Associazione banche russe: Eurasia necessita di moneta unica

Settore bancario russo stabile grazie a lavoro regolatore

OTT 30, 2018 -

Verona, 30 ott. (askanews) – La coerenza della Banca centrale russa è stata l’ago della bilancia per garantire e stimolare l’economia russa, che ora vede il proprio settore bancario stabile. Ma oggi bisogna guardare avanti e serve una moneta unica nello spazio eurasiatico. Così il presidente dell’Associazione delle Banche Russe (ARB) Garegin Tosunyan, che in un’intervista ad Askanews, afferma: “Senza dubbio c’è un interesse reciproco tra Russia e Italia, anche sul mercato dei titoli. Ovviamente prima dell’emissione dei titoli, è molto importante una valutazione dei rischi, ma è un fatto che la Russia e l’Italia abbiano intenzione di venirsi incontro. Non solo lungo lo spettro dei vari prodotti e dell’energia, ma anche sul mercato finanziario. Lo dimostra il lavoro attivo delle banche italiane sul mercato russo, e l’attivo interesse dei russi verso l’Italia sugli investimenti possibili”.

Tosunyan ha preso parte, la scorsa settimana al XI Forum Economico Eurasiatico, di Verona, in particolare intervenendo al panel: “L’economia Euroasiatica del futuro. Come si sta evolvendo il settore finanziario?” a margine dell’XI Forum Economico Eurasiatico, di Verona. All’evento hanno partecipato i rappresentanti di alto profilo dalle principali istituzioni finanziarie di Italia, Russia e Cina, in particolare da SACE, Intesa Sanpaolo, Banca IMI e Credit Bank of Moscow.

Secondo gli economisti, le tendenze positive nello sviluppo dell’economia Russa sono associate all’attuale posizione del regolatore. Hanno anche riconosciuto la Federazione Russa come uno dei pionieri, che gradualmente introduce nuovi standard di controllo finanziario, per ridurre il livello di fluttuazione del sistema finanziario che è particolarmente importante alla luce dell’aumento costante dei rischi associati al commercio globale. “Quando il mercato prevedeva l’inizio del recessione in Russia nel 2014, la Banca Centrale ha assicurato una gestione fiduciosa e coerente che non solo ha stimolato lo sviluppo dell’economia Russa, ma è anche vantaggiosa per chi ha continuato ad investire in questo mercato”, ha dichiarato il CEO e Direttore Generale SACE Alessandro Decio.

Decio ha sottolineato che per garantire una cooperazione adeguata nel periodo di incertezza geopolitica, nell’economia globale, è importante mantenere un dialogo sostenibile e attivo tra i rappresentanti del settore bancario.

Secondo Vladimir Chubar, il presidente di Credit Bank of Moscow, nel corso degli ultimi 2 anni e mezzo, l’irrigidimento delle regolamentazioni ha trasformato fortemente il settore finanziario in modo positivo. Chubar ha notato che le banche in Russia sono un settore stabile. Dunque, la quota di prestiti scaduti è dell’1-2%, l’indicatore più basso negli ultimi cinque anni. Le azioni della Banca Centrale sono fondamentali per garantire la stabilità del sistema bancario.

“Nel medio termine i titoli russi torneranno al loro prezzo precedente” ha aggiunto. Tra i principali fattori limitanti per attrarre investimenti esteri in Russia, si sottolineano l’incertezza riguardo alle sanzioni e la difficoltà di stimare il premio associato a questo tipo di rischio. Come strumento per gestire questi rischi, il presidente dell’Associazione delle Banche Russe (ARB) Tosunyan ha proposto la creazione di fondi per finanziare i progetti internazionali, nonché l’istituzione di una zona economica speciale e, secondo lui, lo spazio eurasiatico ha bisogno della sua moneta unica.