Mosca, 30 mag. (askanews) – L’Italia ha perso molto negli scambi commerciali con la Russia a causa delle sanzioni, ma resta uno dei Paesi più importanti come partner economico per Mosca. E nuove intese dimostrano un ulteriore desiderio di approfondimento delle relazioni italiane con le regioni russe, dall’occidentale Kaliningrad al Lontano Oriente di Irkutsk. Si è tenuta oggi nella sala conferenze della Camera di Commercio e Industria della Federazione Russa, l’Assemblea generale dei soci della Camera di commercio italo-russa. A prendere la parola oltre a Rosario Alessandrello, presidente CCIR, anche Dmitry Kurochkin, vicepresidente della Camera di Commercio e Industria, Pasquale Terracciano, ambasciatore d’Italia nella Federazione, Aleksey Paramonov, direttore del Primo Dipartimento Europeo del ministero degli esteri della federazione russa e Mikhail Valerievich Anisimov, direttore del Dipartimento Europa, Nord America e organizzazioni internazionali del Ministero dello Sviluppo economico russo.
Da segnalare tra gli altri la presenza di Antonio Fallico, presidente di Banca Intesa Russia, reduce anche dal successo che la sua associazione Conoscere Eurasia ha avuto al Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo.
Tra i vari interventi si è messo in luce quello di Pier Paolo Celeste, direttore Ufficio ICE di Mosca, che ha messo in luce un caso industriale esemplare in Russia come quello della Ferrero che decise di investire nel 2008 proprio in piena crisi russa. E oggi rappresenta uno dei principali leader di mercato, capaci anche di esportare dal paese. E ancora Anatoliy Korneev, fondatore e vicepresidente Simple e Giorgio Callegari, presidente GIM Unimpresa, Chairman and CEO Generali Russia & CIS.
La Camera di Commercio Italo Russa ha firmato due collaborazioni: con l’organizzazione no-profit Agenzia per gli investimenti nello sviluppo dell’oblast’ di Irkutsk e con la Delegazione dell’oblast’ di Kaliningrad a Mosca.