Italia-Russia, Terracciano apre anno dell’Italia a Plyos

Il centro turistico sul Volga si apre al Bel Paese

APR 9, 2018 -

Mosca, 9 apr. (askanews) – Si apre l’Anno dell’Italia a Plyos. La città turistica russa sul Volga, divenunta negli ultimi anni un importante centro di eventi e culturale, rafforza con il Bel Paese le relazioni. Presso l’Ambasciata d’Italia a Mosca si tiene una conferenza stampa dedicata all’apertura dell’Anno dell’Italia a Plyos. Vi prendono parte l’ambasciatore d’Italia presso la Federazione russa, Pasquale Quito Terracciano, il sindaco di Plyos, Timerbulat Karimov, il presidente del Festival della villeggiatura in onore di Shalyapin, Inga Karimova e il suo direttore artistico, l’artista dalla Repubblica di Bashkiria, Askar Abdrazakov.

Ogni anno vengono organizzati diversi festival a Plyos, nell’ambito di un programma molto ricco aperto agli stessi residenti e ai visitatori di tutte le età: il Festival della Pasqua moscovita (aprile), il Festival della villeggiatura in onore di Shalyapin (maggio-giugno), il Festival internazionale del cinema in onore di Andrey Tarkovskij “Lo specchio” (giugno), il Festival dello sport (luglio), il Festival della moda “Plyos sul Volga. Tavolozza di lino” (luglio), il Festival dell’animazione (agosto).

I contatti internazionali consentono di ampliare il programma di eventi verso nuove direzioni al fine di intensificare gli scambi culturali, in particolare con l’Italia. A tal proposito, nell’autunno 2017 è stato stretto un patto di amicizia permanente tra Plyos e Venezia e, nel mese di febbraio 2018, tra Plyos e Sorrento. Con l’obiettivo di rafforzare i legami culturali, il sindaco della città, con il sostegno dell’Ambasciata d’Italia a Mosca, ha promosso l’iniziativa di dichiarare il 2018 “Anno dell’Italia a Plyos”.

Plyos è una cittadina situata sulla riva destra del fiume Volga, a 18 km da Privolzhsk e il 71 km da Kostroma. Dal 1925 fa parte della regione di Ivanovo e oggi conta quasi 2.000 abitanti. La data ufficiale della sua fondazione è il 1410, quando fu costruita una fortezza divenuta parte di un sistema doganale difensivo per il controllo dell’unica via di comunicazione, il Volga. In seguito, Plyos si sviluppò come porto commerciale. A cavallo tra il XIX e il XX secolo, è divenuta una meta di villeggiatura per personalità della cultura e dell’arte, per politici, diplomatici e uomini d’affari.