Olanda, testa a testa su referendum e nelle città destra non sfonda

Ad Amsterdam e Utrecht la più votata la sinistra ecologista

MAR 22, 2018 -

L’Aia, 22 mar. (askanews) – E’ testa a testa in Olanda dopo il voto sul controverso referendum sulla proposta di legge relativa alla privacy dei dati intercettabili tramite fibra ottica, in pratica da qualsiasi dispositivo elettronico. Mentre sul voto per le amministrative, in cui l’estrema destra auspicava di conquistare di alcune città, è emersa la sinistra ecologista.

Dodici milioni di olandesi sono andati alle urne e, con una bassissima affluenza, che si è attestata al 48%, il risultato è ancora incerto secondo gli exit poll diffusi ieri. Secondo i primi dati il 49% ha votato a favore del referendum e il 48% invece si è espresso contro la consultazione, per le indagini post-elettorali Ipsos e della tv pubblica NOS.

Anche se il voto sul referendum non è vincolante per il premier Mark Rutte, quest’ultimo ha dichiarato che lo terrà “in grande considerazione”.

Per quanto riguarda invece il voto per gli oltre 300 consigli comununali, a cui si è guardato come un test per l’estrema destra di Geert Wilders e per i liberali di Rutte, secondo gli exit poll la maggioranza dei consensi è andata al partito ecologista di sinistra GroenLinks, guidato da Jesse Klaver, partito più votato sia ad Amsterdam che ad Utrecht. Vincitori anche i partiti locali, che hanno ottenuto la maggioranza dei voti nelle principali città.

(fonte afp)