Dopo super-missile, Putin a Kaliningrad, avamposto russo in Europa

Nell'enclave tra Polonia e Lituania, c'è la base per gli Iskander

MAR 2, 2018 -

Kaliningrad (Russia), 2 mar. (askanews) – Se ieri a Mosca, Vladimir Putin aveva davanti la classe dirigente russa, ma l’interlocutore era il Pentagono, oggi a Kaliningrad (un’exclave russa a nord-ovest sul Mar Baltico, che confina con Polonia e Lituania) l’occasione è il forum “Verità e giustizia”, ma gli occhi puntati su di lui sono quelli dell’Europa e della Nato. Il messaggio alla Nazione non è stato semplicemente un annuncio da campagna elettorale (le presidenziali russe si tengono il 18 marzo), ma uno spartiacque, un cambio di stile. Subito dopo, in un’intervista con Megyn Kelly di NBC News, il presidente russo Vladimir Putin ha negato una “nuova guerra fredda”, ha incolpato gli Stati Uniti per la corsa agli armamenti, ma ha affermato che i nuovi test sul sistema di armamenti sono stati “un successo”.

Il quadro resta comunque inquietante. E la tappa successiva del leader del Cremlino, Kalinigrad, enclave russa sul Baltico – e uno dei punti più caldi dell’attrito tra l’Ovest e Mosca – è la dimostrazione che l’Europa orientale sta diventando un’area ad alta tensione, nella quale si concentrano le forze di due superpotenze militari. Atterrato qui, a giugno dello scorso anno, il ministro della Difesa russo Sergey Shoigu aveva dichiarato che la situazione vicino al confine ovest della Russia “tende a peggiorare”. Poco prima nei cieli sopra le acque internazionali, e quindi neutrali, del mar Baltico, l’aereo sui cui volava Shoigu era stato avvicinato da un F-16 della Nato. Subito dopo un caccia russo Su-27 era intervenuto e si era interposto fra l’aereo su cui volava il ministro e il jet della Nato: qualcosa di mai visto, nemmeno all’epoca della Guerra fredda.

Successivamente, a gennaio 2018 Mosca aveva fatto sapere attraverso il canale Tv della difesa Svezda che la costruzione della zona per il dispiegamento di sistemi missilistici operativi e tattici Iskander-M è stata completata vicino a Kaliningrad. I complessi Iskander-M sono in grado di colpire bersagli a distanze fino a 500 km. Sono costituiti da due tipi di missili: balistici e alati. I complessi sono progettati per colpire i sistemi nemici, le attrezzature di difesa antimissile e antiaerea, gli aerei e gli elicotteri e le infrastrutture. In precedenza, il ministro della difesa lituano Raymundas Caroblis aveva lanciato quello che per i paesi Baltici era più che un allarme: la Russia schiererà i complessi Iskander nella regione di Kaliningrad su base continuativa. Più tardi questa informazione è stata confermata da Vladimir Shamanov, capo del comitato di difesa della Duma di stato.

Poi il Segretario Generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha espresso la propria insoddisfazione per il posizionamento, nella regione di Kaliningrad, di sistemi missilistici tattici. Ha inoltre chiesto maggiore trasparenza e chiarezza in materia. I russi risposero all’Alleanza di aver risposto allo schieramento delle basi della difesa missilistica americana (ABM) in Romania e in Polonia. La base di difesa missilistica in Romania è già operativa, mentre la base in Polonia lo sarà entro quest’anno. Oltre ai 4 battaglioni di 1.000 persone ciascuno in Polonia e nei Paesi Baltici.

Gli Usa hanno spesso spiegato lo schieramento dello scudo antimissile come protezione contro eventuali missili iraniani. Per Mosca la spiegazione sarebbe poco credibile; sembrerebbe più credibile, invece, un ipotetico combattimento contro lo scudo missilistico russo. Questo, tuttavia, non è mai stato detto ufficialmente. Mentre, ipotesi dopo eventualità, l’Europa si sta trasformando in un ipotetico campo di guerra.