Thailandia, a giapponese custodia di 13 figli da madri surrogate

Uomo al centro della scandalo della "fabbrica di bambini"

FEB 20, 2018 -

Bangkok, 20 feb. (askanews) – Un ricco giapponese ha ottenuto la patria potestà esclusiva di 13 figli avuti da madri surrogate tailandesi e potrà ora portarli in Giappone. Lo ha stabilito un tribunale di Bangkok. Mitsutoki Shigeta, 28 anni, nel 2014 era finito al centro dello scandalo della “fabbrica di bambini” quando un raid della polizia aveva scoperto un appartamento di lusso a Bangkok affollato di neonati affidati alle cure di babysitter 24 ore su 24. L’indagine che ne era scaturita aveva scoperto che l’uomo aveva messo al mondo 19 bambini in tutto, 13 da madri surrogate che vivono in Thailandia, altri sei in Cambogia e Giappone, secondo il Dipartimento dello Sviluppo sociale e del Welfare tailandese. Quattro dei sei bambini che vivono in Cambogia e Giappone sono di madri surrogate tailandesi.

Il bizzarro caso di Shigeta ha messo allo scoperto sul caos che regna nell’industria dell’utero in affitto nel reame, convincendo nel 2015 le autorità a vietare agli stranieri di pagare per madri surrogate tailandesi. Shigeta, figlio di un magnate dell’IT giapponese, dopo lo scandalo aveva lasciato il Paese senza spiegare perchè avesse deciso di generare tanti figli. Ma poi si è rivolto al ministero dello Sviluppo sociale e del Welfare per chiederne la custodia.

Oggi un tribunale di Bangkok gli ha concesso la patria potestà, dicendo che ha denaro più che sufficiente per prendersi cura dei bambini e che ha preparato infermiere e babysitter in una abitazione sicura in Giappone. Shigeta, che non era presente al processo, è stato definito “genitore unico” dei bambini dopo che le madri hanno firmato la rinuncia alla patria potestà, ha aggiunto il tribunale. Shigeta aveva assunto le madri surrogate prima dell’entrata in vigore del divieto e aveva pagato tra i 9.300 e i 12.500 dollari ciascuna.

(fonte Afp)