Baku distrugge batterie antiaeree armene in Nagorno-Karabakh

"Ministero" separatista: provocazione non resterà senza risposta

MAG 16, 2017 -

Baku, 16 mag. (askanews) – L’esercito azero ha annunciato oggi di aver distrutto dei sistemi di difesa antiaerea armeni dispiegati in Nagorno-Karabakh, riattizzando la tensione in questa regione contesa da più di 25 anni dalle due ex repubbliche sovietiche del Caucaso. L’attacco alle batterie antiaeree ha avuto luogo nella zona di Fisuli-Khovajend “per porre fine alla minaccia che rappresentano per l’aviazione azera”, ha precisato il ministro della Difesa azero.

Il “ministero” della Difesa separatista pro-armeno della regione ha confermato che l’esercito azero ha “danneggiato” delle squadre militari con un missile. “La provocazione delle forze azere non resterà senza risposta”, ha avvertito la stessa fonte.

Le ultime tensioni risalgono ai sanguinosi scontri di fine febbraio che hanno provocato la morte di alcuni soldati azeri. Il Nagorno-Karabakh è una regione in maggioranza abitata da armeni che ha fatto secessione ma che è sempre riconosciuta internazionalmente come parte dell’Azerbaigian.

Un cessate-il-fuoco è stato firmato nel 1994, dopo una guerra che ha provocato 30.000 morti e centinaia di migliaia di rifugiati, principalmente azeri. Nessun trattato di pace è stato tuttavia concluso fra Baku e Erevan e scontri si verificano regolarmente. Nell’aprile 2016, almeno 110 persone – civili e militari dei due campi – sono state uccise nelle più gravi violenze dal 1994. Un nuovo cessate-il-fuoco è stato firmato a Mosca fra i belligeranti ma sporadici combattimenti continuano a prodursi lungo la linea di demarcazione. (con fonte Afp)