Olanda, Klaver, l’outsider verde che sogna di diventare premier

Di padre marocchino e madre olandese-indonesiana

MAR 8, 2017 -

L’Aia, 8 mar. (askanews) – Alcuni lo hanno ribattezzato il Justin Trudeau della politica olandese, altri lo paragonano al giovane John F. Kennedy. Per i suoi detrattori, invece, è solo un politico arrogante ed opportunista. Ma Jesse Klaver, leader dei GroenLinks (la sinistra verde), si considera l’unico vero antitodo alla xenofobia crescente nei Paesi Bassi, in vista del voto delle politiche del 15 marzo.

Figlio unico di padre di origine marocchina e di madre olandese-indonesiana, Klaver, 30 anni, cresciuto dai nonni in uno slam della città meridionale di Roosendaal, sa cosa significhi crescere in Olanda da “outsider”. “Sono rimasto scioccato per aver ricevuto messaggi su Twitter di tornarmene a casa mia, o sentir dire ‘non voterò per te perché sei marocchino'”, ha detto Klaver, il più giovane leader di partito olandese, durante un dibattito domenica sera. “Così tanti olandesi hanno dovuto confrontarsi con questo tipo di commenti. Ma noi vogliamo essere giudicati in base a ciò che rappresentiamo per il futuro, non sulla base delle nostre origini”.

Così, mentre Geert Wilders porta avanti dall’estrema destra la sua battaglia anti-immigrati e definisce i marocchini la “feccia”, Klaver invia un messaggio di tolleranza. Da quando ha preso le redini del partito nel maggio 2015, non ha fatto che accrescere i consensi: i sondaggi prevedono addirittura 18 seggi per un partito che ne aveva appena 6. E c’è chi non esclude che, date le difficoltà cui andrà incontro la formazione del futuro esecutivo, Klaver non possa addirittura diventare il prossimo premier olandese. (fonte afp)