Olanda al voto, premier Rutte: io unica alternativa a Wilders

Panorama politico molto frammentato

MAR 8, 2017 -

L’Aia, 8 mar. (askanews) – Quasi 13 milioni di elettori olandesi sono chiamati alle urne la prossima settimana, in occasione di elezioni politiche cruciali, anche a livello europeo, con il Partito liberale – che guida la coalizione di governo con i laburisti – che tenta di contrastare la forte sfida dell’estrema destra.

Il partito populista, anti-islamico e anti-europeista guidato dal deputato olandese Geert Wilders, il Partito della Libertà (PVV), potrebbe risultare, secondo alcuni sondaggi, il partito di maggioranza relativa nel prossimo parlamento. Un’ipotesi questa che significherebbe un duro colpo per il partito liberale VVD e soprattutto per il primo ministro Mark Rutte, in corsa per un terzo mandato alla guida di una delle economie europee maggiormente in crescita e un pilastro fondatore dell’Unione Europea.

A complicare il panorama politico vi è la frammentazione senza precedenti delle forze politiche: il 15 marzo saranno 28 i partiti in corsa per assicurarsi i 150 seggi del parlamento, che saranno ripartiti col metodo proporzionale senza soglie di sbarramento. L’esito del voto darà vita, con tuta probabilità, a una fase di negoziati molto lunga e complicata per la formazione del futuro esecutivo.

“Credo che queste elezioni si trasformeranno in un Parlamento molto frammentato. I piccoli partiti vinceranno molti seggi”, afferma un analista dell’Università di Leiden, Geerten Waling. “Quindi penso che sarà molto più difficile formare un governo di coalizione, molto più difficile di prima.”

Sebbene in leggero calo nelle ultime settimane, da mesi ormai Wilders guida i sondaggi, aiutato anche dalla crisi dei rifugiati e dagli attentati terroristici nei paesi vicini. Invece di danneggiarlo, lo ha aiutato anche il processo a suo carico nel quale è stato condannato per discriminazione per aver insultato i cittadini olandesi di origine marocchina. “Sono fiducioso che avremo ottimi risultati”, ha detto Wilders nel fine settimana, facendo riferimento anche all’estrema destra francese di Marine Le Pen, in corsa per l’Eliseo: “Anche se non sarà così, il genio (di Aladino,ndr.) non tornerà nella lampada… di certo le cose in Europa cambieranno”, ha aggiunto.

I sondaggi del fine settimana suggeriscono che il partito di Rutte potrebbe assicurarsi da 23 a 27 seggi, davanti al PVV di Wilders con 22-26 seggi. La maggior parte dei principali partiti olandesi ha promesso di non allearsi con Wilders, poiché contrari alle proposte del suo partito di chiudere le frontiere agli immigrati musulmani, di vietare la vendita del Corano e, soprattutto, di far uscire il paese dall’Ue.

Rutte ha cercato di tenersi al di sopra della mischia, mettendo in evidenza come i suoi sei anni da primo ministro dimostrino di essere la migliore alternativa a Wilders: “Viviamo in tempi molto instabili e insicuri. Il mio compito principale come primo ministro è quello di mantenere questo paese sicuro e stabile”, ha detto Rutte durante la campagna elettorale del mese scorso. Ma nel tentativo di corteggiare i sostenitori di Wilders, ha anche sostenuto come i Paesi Bassi debbano difendere i loro valori, e ha chiesto agli immigrati di rispettare le consuetudini olandesi “o andare via.” (fonte afp)