Abdelhamid Abaaoud, la mente degli attentati a Parigi, agì da Bruxelles

In Belgio già nell'agosto 2015, arrivato da Ungheria. Attacchi organizzati in Europa

NOV 12, 2016 -

Parigi, 12 nov. (askanews) – La maggior parte dei kamikaze degli attentati del 13 novembre a Parigi e del 22 marzo a Bruxelles ha seguito la rotta dei Balcani fino in Ungheria, confondendosi con il flusso dei rifugiati, prima di raggiungere la capitale belga, base operativa dei terroristi. E’ quanto afferma uno studio, pubblicato dalla rivista americana specializzata Sentinel, del Centro di analisi del terrorismo (Cat), diretto da Jean-Charles Brisard, che ricostruisce in maniera dettagliata il percorso dei terroristi attraverso l’Europa basandosi su una miniera di informazioni provenienti da documenti giudiziari e da intelligence straniere che Le Monde ha potuto consultare.

Una di queste informazioni costituisce un elemento di svolta nelle indagini: secondo i servizi ungheresi il primo kamikaze ad essere entrato nello spazio Schengen, il primo agosto 2015, è Abdelhamid Abaaoud, futuro coordinatore degli attentati di Parigi, ucciso in una sparatoria poco dopo alla periferia Nord della capitale francese. Gli inquirenti ignoravano fino a oggi quando e come si era infiltrato in Europa. E’ pertanto probabilmente dal Belgio, e non dalla Siria e o dalla Grecia, come pensavano fino ad oggi i servizi antiterrorismo, che questo jihadista fra i più ricercati del continente è riuscito a costituire la cellula che ha poi messo a segno i due sanguinosi attentati. Inoltre Abaaoud era in compagnia di Ayoub el Khazzani, il marocchino che tentò di compiere una carneficina sul treno Amsterdam-Parigi sempre nell’agosto del 2015 prima di essere messo ko da dei militari in borghese americani. Il fatto che viaggiavano insieme lascia supporre che Abaaoud abbia aiutato a coordinare anche questo attacco.

Abaaoud aveva proseguito in macchina per l’Austria il 4 agosto mentre el-Khazzani era partito per Vienna in treno il giorno dopo. Fonti della sicurezza sostengono che malgrado fosse un terrorista dell’Isis ricercato perché sospettato di essere implicato nell’attacco sventato al commissariato di Verviers, in Belgio, Abaaoud è stato in grado di organizzare l’arrivo del commando degli attacchi di Parigi dal Belgio, probabilmente alla periferia di Bruxelles, e non dalla Siria o dalla Grecia, come si credeva in precedenza. Dai nuovi documenti è emerso che è stato aiutato da Abdeslam, suo amico di infanzia, che ha giocato un “ruolo centrale nell’organizzare i commando”, compiendo quattro viaggi in macchina dal Belgio all’Europa centrale, tre in Ungheria, uno in Germania – per portare decine di terroristi a Bruxelles. “E’ stato stabilito che più di dieci membri della rete di terroristi responsabile degli attacchi di Parigi e Bruxelles è stata o è passata per l’Unghiera fra luglio e novembre 2015 confondendosi con il flusso dei migranti”, ha conclude la nota dei servizi magiari.