Erdogan: Russia parteggia con armeni in scontri Nagorno Karabakh

Negli ultimi giorni decine di morti

APR 6, 2016 -

Roma, 6 apr. (askanews) – Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha accusato oggi la Russia, con la quale Ankara è in rotta, di “prendere le parti” dell’Armenia nel conflitto con l’Azerbaigian e le autorità separatiste armene del Nagorno Karabakh.

“Spero che i passi fatti dall’Azerbaigian per arrivare a una fine dei combattimenti siano imitati dall’Armenia”, ha detto Erdogan in un discorso di fronte agli eletti in consigli locali, lamendando il fatto che finora “non è accaduto”.

Ma Erdogan ha soprattutto puntato il dito contro Mosca. “La Russia dice che la Turchia si schiera. Se si cerca qualcuno che si schiera, allora prima di tutto c’è la Russia”, ha accusato il presidente turco. “La Russia – ha proseguito – ama molto schierarsi: l’ha fatto in Ucraina, in Georgia, e oggi lo fa in Siria”.

Da quattro giorni in Nagorno Karabakh ci sono scon tri tra le forze azere e quelle delle autorità separatiste armene, che hanno prodotto almeno 75 morti fino a una tregua firmata martedì.

Dopo una guerra che, negli anni ’90 del secolo scorso, ha fatto almeno 30mila morti, il conflitto del Nagorno Karabakh è regolato da un cessate-il-fuoco spesso violato dalle due parti.

Dopo la ripresa delle ostilità, Ankara ha moltiplicato le dichiarazioni a favore dell’Azerbaigian, paese fratello turcofono e musulmano, mentre le relazioni con l’Armenia sono pessime anche perché Erevan si considera erede di quegli armeni che furono massacrati nell’Impero ottomano nel 1915, e considerano quegli eventi un genocidio che la Turchia non riconosce.

Mosca e Ankara sono arrivate ai ferri corti dopo che la Russia è intervenuta nel conflitto in Siria. A novembre 2015 caccia turchi hanno abbattuto un bombardiere russo che volava a ridosso della frontiera siriano-turca.(Fonte Afp)