Libia, azienda petrolifera: catastrofe ambientale a Ras Lanuf

Dopo l'attacco Isis che ha fatto esplodere un deposito di petrolio

GEN 21, 2016 -

Tripoli, 21 gen. (askanews) – La situazione a Ras Lanuf è”castastrofica, dal punto di vista ambientale” dopo i nuoviattacchi messi a segno dallo Stato islamico (Isis) contro idepositi petroliferi, andati in fiamme. E’ quanto ha detto laCompagnia nazionale per il petrolio libica (Noc), riferendo discontri in atto dall’alba nella zona di Ras Lanuf, circa 650chilometri a Est di Tripoli.

“I depositi pieni di greggio hanno preso fuoco… diverse torrielettriche e linee di alta tensione che alimentano i quartieriresidenziali e la zona industriale” sono crollate, ha aggiunto inun comunicato.

L’agenzia di stampa libica ha reso noto che “un gruppo affiliatoall’Isis ha preso di mira un deposito appartenente alla compagniaHarouge”, che ha preso fuoco ed è esploso. I depositi di Harouge(ex Veba Oil) sono situati a 9 chilometri dal porto di RasLanouf, nell’entroterra: sono tre i principali oledotti chealimentano i 13 depositi per una capacità di 6,5 milioni dibarili, secondo il sito web della società.

L’Isis aveva già attaccato gli impianti petroliferi di Ras Lanufe della vicina località di Sidra all’inizio del mese. Su Twitter,l’inviato dell’Onu per la Libia, Martin Kobler, ha scritto oggi:”Ancora una volta le risorse della Libia sono state attaccate daiterroristi a Ras Lanuf. Il processo politico deve con urgenzastare al passo con gli sviluppi militari”. Due giorni fa è statoinfatti presentato il governo di unità nazionale, natodall’accordo Onu firmato lo scorso dicembre, che deve ora essereapprovato dal parlamento di Tobruk. Primo compito del nuovoesecutivo sarà quello di garantire la sicurezza e arginarel’avanzata dei jihadisti. (con fonte Afp)