Perù: Sendero Luminoso, schiavi bambini per il narcotraffico

Gli ex terroristi mantengono ancora circa 200 persone in ostaggio

AGO 6, 2015 -

Roma, 6 ago. (askanews) – Ormai è difficile distinguerli dai narcotrafficanti tradizionali, in un Paese che si conferma come il principale produttore di coca del mondo. Ma gli ex terroristi dell’organizzazione maoista Sendero Luminoso, responsabili di vent’anni di guerra civile in Perù dal 1980 al 2000 e di poco meno di 70 mila morti, sono tutt’altro che debellati.

L’incubo è tornato a materializzarsi la settimana scorsa, quandole forze di sicurezza hanno liberato 54 persone, fra cui 34 bambini, da un accampamento del VRAEM (Valle de los Ríos Apurímac, Ene y Mantaro), un’area enorme e in continuo stato di emergenza dove si concentra la maggior parte della produzione illegale di coca.

Secondo il viceministro peruviano della Difesa, Ivan Vega, che oggi ha effettuato un sopralluogo a Mazamari, nella regione centrale di Junin, Sendero Luminoso mantiene ancora in condizione di schiavitù fra le 170 e le 200 persone, delle quali almeno 70-80 sono bambini. I prigionieri vengono tenuti nei cosiddetti “centri di produzione” e le donne sono costrette non solo a provvedere al cibo, ma vengono anche violentate e i figli nati da questi abusi sono via via integrati nell’attività militare. “I bambini si dedicano alla coltivazione e al pascolo di animali e vengono indottrinati in base all’ideologia maoista di Sendero. Quando compiono 15 anni diventano guerriglieri”, ha detto Vega.

Le persone ancora in ostaggio di Sendero, ha proseguito il viceministro, sono detenute dalle colonne guidate dai fratelliVictor (camarada José) e Jorge Quispe Palomino (camarada Raúl), i due principali leader dell’organizzazione che operano nel VRAEM con 60-80 guerriglieri. A Mazamari vive una comunità per la maggioranza indigena, di etnia ashaninka, i principali perseguitati da parte dei terroristi che si nascondono nella selva: si calcola che nei vent’anni di guerra civile siano stati almeno 6.000 gli ashaninka uccisi e altri 5.000 ridotti in schiavitù.

Ma sono lontani i tempi in cui il gruppo terrorista seminava il panico anche nella capitale Lima agli ordini di Abimael Guzman, il Camarada Gonzalo, ancora rinchiuso in una prigione di massima sicurezza al Callao, dove sta scontando l’ergastolo da più di vent’anni. Oggi Sendero Luminoso è a pieno titolo nella lista nera dei narcotrafficanti internazionali stilata dal Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, accusata di riscuotere il pizzo per la produzione e il processo di cristallizzazione della coca e di offrire trasporti e protezione armata ai trafficanti che muovono ingenti quantitativi di stupefacenti verso l’estero.