L’ortofrutta italiana piace in Ue, leader nell’export conserve di pomodoro

Primi anche per uva, kiwi e nocciole sgusciate

FEB 8, 2023 -

Milano, 8 feb. (askanews) – L’Italia è il primo Paese dell’Unione Europea per volume di esportazioni di conserva di pomodoro, uva, kiwi e nocciole sgusciate. È quanto emerge dal report del Centro studi Divulga che ha analizzato i dati sui flussi commerciali del settore ortofrutticolo europeo. Il nostro Paese è leader europeo nelle esportazioni di conserve di pomodoro, intese come concentrato, succo e pomodori pelati: ne finiscono all’estero 2,1 milioni di tonnellate di prodotto per un valore di 2,1 miliardi di euro. Segue l’uva con 463mila tonnellate di prodotto per 794 milioni di euro di valore, rincorsi da da Paesi Bassi (382mila ton) e Spagna. Nella classifica delle esportazioni di ortofrutta tricolore, poi, troviamo i kiwi (268mila tonnellate per 508 milioni di euro di valore) e nocciole sgusciate (38mila tonnellate per 318milioni di valore). L’Italia poi si piazza al secondo posto per l’export di mele con 920mila tonnellate e un valore complessivo di 954 milioni di euro, con uno scarto minimo dalla Polonia con le sue 922mila tonnellate. Con 284mila tonnellate per 110 milioni di valore, siamo poi il secondo esportatore di cocomeri dell’Ue, preceduti solo dalla Spagna (904mila ton), mentre siamo al terzo posto dietro Spagna e Paesi Bassi per insalate (220 milioni di valore per 112mila tonnellate esportate) e al quinto posto per le arance (122 milioni di valore per circa 119mila tonnellate di prodotto). Per questo agrume ci precede di gran lunga la Spagna con 1,5 milioni di tonnellate prodotte, e ancora Paesi Bassi (369mila ton), Grecia (329mila ton) e Portogallo (122mila ton). Buoni i dati sull’export di pere per le quali siamo sesti in Ue (115 milioni in valore per 71mila tonnellate di prodotto), anche se in calo negli ultimi 5 anni, e quelli per cavolfiori e broccoli (114 milioni di valore) con l’Italia al terzo posto con 88mila tonnellate di prodotto esportato preceduta da Spagna (420mila ton) e Francia (100mila ton).